24 Dicembre: Con Zaccaria scoppiamo di verità e di gioia

Luca 1,76: <<76 E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell`Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.>>

Quando ti capitano fatti gravi o importanti nella vita resti per un po’ di tempo incapace di comprendere, di parlare, di reagire.

Ti assale dolore, stupore, sorpresa, meraviglia … e … vai a cercare dentro di te una ragione, ti fai mille pensieri, costruisci congetture, ma … non è che te ne raccapezzi facilmente.

Poi finalmente ti scoppia dentro la chiave, la sintesi, la percezione del tutto, la bellezza o la chiarezza della tua situazione.  

Ecco … il vecchio prete del tempio, Zaccaria, aveva pensato a lungo quello che gli era capitato nel tempio, quel giorno che si sentì dire che nella sua vecchiaia sarebbe diventato padre.

Ora, dopo nove mesi di silenzio forzato ,esplode in un canto che guida ancora oggi l’inizio delle nostre giornate.  

O Dio sii benedetto, sii pieno del mio atto di lode; grazie che mi hai fatto vincere tutti i miei insensati dubbi e ora mi fai vedere e toccare con mano che tu non ci lasci soli, che tu il tuo popolo lo segui con cura e non lo lasci nella solitudine delle sue disperazioni e nelle sue paure.

Ci hai sempre fatto percepire che non ci avresti abbandonato, ma ora la tua salvezza è palpabile.

I tuoi giuramenti non erano calmanti e placebo, le tue promesse non erano lacci per controllarci; io sono un poveraccio, ma ho capito quanto tu sei grande, quanto sei fedele, come da sempre mi hai amato e ora dimostri il tuo amore con una visita.  

Questo bambino che io non aspettavo, questo figlio che mi ha messo in cuore dubbi atroci sulla tua potenza, è tuo profeta.

Io, suo padre, non sto alla sua altezza, non ho il suo santo timore di te, non sono così pieno di santità e giustizia, di servizio.

Sono contento che lo hai chiamato per stare davanti a tuo figlio, a preparargli la strada.

E’ l’aurora del sole che sei tu, è l’alba di un nuovo giorno, illuminato definitivamente dalla tua bontà, dalla tua misericordia.

Tu sei il sole che lo illuminerà per sempre, tu strapperai dagli inferi i morti senza speranza, tu ci permetterai finalmente di percorrere sentieri di pace.

Le ombre della nostra vita, le ombre di morte che ci opprimono, non resistono a questa irruenza del tuo figlio nella nostra quotidianità. 

Signore sii benedetto, ora è scoppiata dentro di me la certezza che tu non ci abbandoni mai.  

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

Rispondi