Esuberanza del cuore e comportamenti limpidi

Una riflessione dal Vangelo secondo Matteo

<<Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli>>.

Vi sarà capitato qualche volta nella vita di godere dell’amicizia di una persona … magari quando hai fatto l’obiettore o la naia, lontano da casa.

In qualche posto in cui si è spaesati e impauriti poter contare su qualcuno che condivide le tue paure, i tuoi rischi, è sempre bello.

Ma la cosa più interessante è che una semplice amicizia qualche volta fa scoprire dentro di te forze e possibilità che non sapevi di avere.

Sembra quasi che quando ami qualcuno ti si aprano dei varchi che avevi sempre pensato invalicabili.

L’amico perfora il fondo roccioso della tua vita e ne fa sprizzare energia.

Così è quando vieni a contatto con Cristo: è come se scavasse nel fondo della tua coscienza e ne estraesse nuova e ignorata energia, la vita intera si mette in moto, prende un senso nuovo.

Immaginiamo quanto è triste la solitudine: ti fa avvinghiare alle tue abitudini, facendole passare per regolarità; ti blocca alle regole del galateo, facendotele vedere come il migliore comportamento; ti lega alle piccole sicurezze della tua prigione, spegnendo ogni novità.

E tutti quelli, soprattutto i giovani, che si comportano diversamente o che non rispettano le tue regole, li maledici, li detesti, li combatti.

Ti sei costruito una prigione comoda, dorata, sicura, ma sempre prigione è!

L’incontro con Cristo, l’amico, invece butta all’aria le tue abitudini. Ama e fa ciò che vuoi.

La vostra giustizia è superiore alla denuncia dei redditi, nel senso che fa la denuncia dei redditi, ma non s’accontenta di questa, è una giustizia di rapporti con le persone, con le comunità, non è legata solo e soprattutto a conti e timbri.

Il cristiano è colui che si è liberato dall’idea che la felicità, la giustizia, l’onestà, la dignità sia affidata a un insieme di regole impossibili da seguire, di fronte alle quali ti senti sempre schiacciato, sfinito; sono sempre più grandi di te, perché qualcosa te lo dimentichi o ti lega.

Il cristiano, come un innamorato, è sempre pronto ad andare oltre.

Ma è anche talmente saggio da custodire lo slancio del cuore, la generosità dei suoi gesti entro un comportamento limpido, alla luce del sole, confrontabile con tutti e per questo non bizzarro, cervellotico, ma umano, orientato.

Spesso il rispetto per gli altri ti obbliga a costringere l’esuberanza del cuore entro comportamenti semplici.

Anche questo voleva dire Gesù sulla montagna quando si proclamava libero di fronte alla legge, ma non la saltava; la osservava più di tutti e sapeva, però, andare oltre.

16 Febbraio 2020
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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