Una riflessione sul Vangelo secondo Marco (Mc 8, 27-33)
E’ una domanda che dobbiamo farci tutti.
A Gesù interessa molto, non certo per bisogni affettivi, saremmo noi invece che ha questi bisogni.
E’ una domanda che va al centro della nostra fede.
Non è soltanto un “chi dite che io sia” che abbia curiosità teorica, ma domanda che decide una relazione totale, completa, fatta di accoglienza da parte nostra e di dono infinito d’amore da parte di Gesù, Figlio di Dio.
Stava a cuore a tutti i padri e i giovani presenti al Sinodo di due anni fa.
Prendiamo allora le risposte che ha dato papa Francesco: <<Anzitutto voglio dire ad ognuno la prima verità: “Dio ti ama”. Se l’hai già sentito, non importa, voglio ricordartelo: Dio ti ama. Non dubitarne mai, qualunque cosa ti accada nella vita. In qualunque circostanza, sei infinitamente amato. Posso dirti con certezza che puoi gettarti in tutta sicurezza nelle braccia del tuo Padre divino, di quel Dio che ti ha dato la vita e che te la dà in ogni momento. Egli ti sosterrà saldamente e, nello stesso tempo, sentirai che rispetta fino in fondo la tua libertà. La seconda verità è che Cristo, per amore, ha dato sé stesso fino alla fine per salvarti. Quel Cristo che ci ha salvato sulla croce dai nostri peccati, con lo stesso potere del suo totale dono di sé continua a salvarci e redimerci oggi. Guarda la sua Croce, aggrappati a Lui, lasciati salvare, perché « coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento ».65 E se pecchi e ti allontani, Egli di nuovo ti rialza con il potere della sua Croce. Non dimenticare mai che «Egli perdona settanta volte sette. Torna a caricarci sulle sue spalle una volta dopo l’altra. Nessuno potrà toglierci la dignità che ci conferisce questo amore infinito.
C’è però una terza verità, che è inseparabile dalla precedente: Egli vive! Occorre ricordarlo spesso, perché corriamo il rischio di prendere Gesù Cristo solo come un buon esempio del passato, come un ricordo, come qualcuno che ci ha salvato duemila anni fa. Questo non ci servirebbe a nulla, ci lascerebbe uguali a prima, non ci libererebbe. Colui che ci colma della sua grazia, Colui che ci libera, Colui che ci trasforma, Colui che ci guarisce e ci conforta è qualcuno che vive. È Cristo risorto, pieno di vitalità soprannaturale, rivestito di luce infinita. Per questo San Paolo affermava: «Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede » (1 Cor 15,17).”
Queste tre verità su Gesù figlio di Dio ci riempiono la vita di gioia, di certezza, di verità, di libertà, di accoglienza, di amore. Gesù tu sei questo per me, non guardare alle mie carognate, ma trasforma i dubbi in atti nuovi di amore per te, trasforma, la mia incostanza in desiderio di non cedere, cambia la mia noia nella tua gioia.
Questo sei per me.
20 Febbraio 2020
+Domenico