Gesù va accolto, non chiuso in uno schema

Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 7, 27) dal Vangelo del giorno (Gv 7, 1-2.10.25-30)

<<Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia>>.

Il difetto più comune nella vita di relazione è dare le persone per scontate: spesso si vive assieme per tanti anni, si va a scuola a assieme, si gioca assieme, si lavora insieme, ci si diverte pure insieme eppure le persone che abbiamo a fianco non le conosciamo.

Si crea una sorta di tacito consenso sulla propria vita e si pensa che l’aver a che fare con qualcuno significhi, automaticamente, conoscerlo.  

Il problema sta nel concetto di conoscenza che noi senza accorgerci facciamo crescere nei rapporti con le persone: la scambiamo per un possesso, crediamo che le informazioni che abbiamo di qualcuno ci permettano di mettercelo in tasca, è un conoscere più per difendersi che per aprirsi. 

Invece la vera conoscenza di una persona è sempre un ascolto, un essere disponibili alla novità, allo stupore, alla meraviglia, che è lei: è permettere agli altri di non stare imbrigliati nei nostri schemi, nelle nostre fissazioni, nelle pur vere esperienze che abbiamo fatto e che però non tengono conto che la persona è viva, è più futuro che passato, è sempre aperta a nuovi contatti.  

E’ così di Gesù, il galileo, quello che viene da Nazaret, da dove non può uscire niente di buono, è quello che va in giro a predicare e crea scompiglio.

Nessuno magari si è preoccupato di sentirlo, è già stato incasellato in uno schema: è un bestemmiatore, è un insolvente nei confronti della legge, è un rivoluzionario, suo padre e sua madre sono qui tra noi, sappiamo tutto di lui … vita opere e miracoli.  

E Gesù invece dice: voi non sapete niente, credete di sapere, avete esercitato sulla mia vita il vostro superficiale “controllo”, ma non siete ancora riusciti a liberarvi da voi stessi.  

E’ la situazione di tanti cristiani nei confronti di Gesù, nei confronti della vita cristiana, del Vangelo: Cose vecchie, Cose risapute, frasi mandate a memoria, niente di nuovo … è la sicumera dell’ignorante, di colui che tratta le persone a pregiudizi e a esteriorità, di colui che non sa mettersi ad ascoltare.

Invece Gesù è da ascoltare: il suo Vangelo è sempre nuovo, la sua  vita è una sorgente, non uno stagno, è un fiume non una pozzanghera, è vita, ma è sempre vita nuova inesauribile.

E’ sempre più in là di dove lo vogliamo fermare: ci trascina fuori dalla nostra inerzia e pigrizia, perché Lui è il Dio è dentro una visione del mondo che è soltato quella che può avere Dio, è dentro una visione di un sogno che è quello della grandezza, della maestà e della bontà di Dio e del suo Perdono.

27 Marzo 2020
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

Rispondi