Il Regno di Dio dentro, ma non imprigionato nel Covid-19

Una riflessione sul Vangelo secondo Matteo (Mt 11, 25-30)

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A furia di mascherine, di distanze fisiche, di plexiglass, di amuchina – giuste precauzioni e difese – ci stiamo dimenticando che la nostra vita ha orizzonti più ampi: infatti da quando è finito lo stare in casa ci si è spostati sul lavoro, sulle nostre industrie, sulla scuola – troppo poco sui nostri ragazzi – sulla vita sociale …

Il campo della fede, a mio avviso è un poco trascurato: in questo modo stiamo abbassando troppo i nostri orizzonti, che sono indipendenti da costrizioni umane, che sono resi vivi dalla pratica religiosa e che devono essere ampi; il nostro rischioso mestiere di vivere ha bisogno di alzare lo sguardo, di aprire gli orizzonti della fede.

Gesù ha a cuore che le persone sue contemporanee, e poi tutti noi che stiamo vivendo e credendo alla sua vita, cui è stato mandato da Dio Padre, siano invitate sempre ad alzare lo sguardo verso quel bene infinito, vero, futuro, ma che si realizzerà nonostante tutte le incomprensioni, che si chiama Regno di Dio.

Gesù trovava allora, e trova sempre anche oggi, una grande opposizione o distrazione, ma insiste e nota che il disegno di Dio Padre si realizza: i “piccoli” hanno riconosciuto nella sua azione la presenza di questo regno, ancora nascosto, ma ormai presente fra le persone.

Ti ringrazio Signore, perché hai nascosto questo orizzonte, e si riferiva al regno di Dio, che ancora non ha spiegato e illustrato a fondo: cercherà in seguito di metter davanti agli occhi e alla mente di tutti il progetto di Regno di Dio con le immagini del tesoro nascosto nel campo, della perla di grande valore, della moneta persa e ritrovata, della rete gettata in pieni fallimenti di pesca …

I piccoli hanno percepito, ma per chiarirsi di più, per comprendere con la vita occorre ascoltare, dialogare, mettere attenzione alla voce del Padre: Lui solo può rivelare ciò che è suo, ciò che è nascosto.

Chi accetta Gesù si deve porre sulla strada verso la liberazione da ogni legge, verso la piena libertà, verso Dio: il primato di Dio nella vita dell’uomo e della donna è un riconoscimento necessario per tutti; è Dio il centro della vita umana!

La nostra umanità sta snobbando, talora combattendo, spesso ignorando questo primato, questa centralità.

Le esigenze della fede in Gesù sono radicali, ma per chi le accetta liberamente – convinti che sono l’unico modo per vivere nella giustizia, nella libertà, nell’amore, tipiche del regno di Dio – sono lievi e leggere queste esigenze; dice infatti: “non mi impongo con la violenza, nel mio cuore sono vicino agli umili, il mio insegnamento non è oppressivo e i miei comandamenti non sono gravosi”.

Se queste verità e qualità nuove della vita che ci propone le vediamo scritte e realizzate in Gesù e sono un tutt’uno con Lui, dobbiamo esprimere una grande fiducia in Lui: è questo il nostro orizzonte e la nostra gioia.

5 Luglio 2020
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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