Signore fermati per me

Ispirata da Guglielmo di Saint-Thierry, monaco benedettino poi cistercense

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A volte, Signore, ti sento passare, non ti fermi per me, vai oltre; allora grido verso te come la Cananea.

Oso ancora avvicinarmi a te? Certo, poiché i cagnolini cacciati dalla casa del padrone continuano a ritornare, restano a far la guardia alla casa e ricevono il pane ogni giorno.

Cacciato, eccomi ancora; messo alla porta, grido; malmenato, supplico.

Come i cagnolini non possono stare lontano dagli uomini, neppure l’anima mia lontano dal mio Dio!

Aprimi, Signore! Lasciami arrivare a te per essere inondato della tua luce.

Tu abiti nei cieli, ti sei nascosto nelle tenebre, nella nube oscura; come dice il profeta: “Ti sei avvolto in una nube, così che la supplica non giungesse fino a te” (Lam 3,44).

Io giaccio sulla terra, col cuore come in un pantano … le stelle non brillano per me, il sole si è oscurato, la luna non dà più la sua luce. Sento cantare le tue meraviglie nei salmi, gli inni e i cantici spirituali; risplendono di luce nel Vangelo le tue parole e i tuoi gesti; gli esempi dei tuoi servi …

Le minacce e le promesse della Scrittura di verità sono ben davanti ai miei occhi e vengono a bussare ai miei orecchi sordi … ma il mio spirito si è indurito; ho imparato a dormire di fronte allo splendore del sole; mi sono abituato a non vedere più tutto ciò che così si dona a me… 

Io ti cerco Signore: non aspiro al pane, mi bastano le briciole. Non mi arrogo diritti di figliolanza, mi basta fare il cagnolino che gira tra le gambe dei commensali, prendendo qualche volta calci tra i denti. Non ho pretese di privilegi o di doni, mi accontento di ciò che avanza della tua mensa, perché per me anche una briciola del tuo amore, fa la mia felicità.

Fino a quando, Signore, fino a quando aspetterai a squarciare i cieli, a scendere per venire a scuotere il mio torpore? Possa io non essere più quello che sono! Possa convertirmi e tornare almeno verso sera come un cagnolino affamato.

Cammino per la tua città; è ancora in parte pellegrina sulla terra, anche se  molti dei suoi abitanti con il Covid-19, rubati dalle loro case, staccati dagli affetti più cari, isolati in un purgatorio senza speranza, hanno almeno trovato gioia nei cieli.

Forse anch’io troverò lassù la mia dimora?

San Rocco che hai fermato col tuo amore non una peste sola, tu che con il tuo fedele cagnolino hai visitato e confortato tutti i malati di pandemia, intercedi presso il Signore e fa terminare questa pandemia.

16 Agosto 2020
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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