Accettare il perdono di Dio per godere del suo Regno con Gesù

Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 7, 31-35)

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La vita porta sempre con sé la necessità di prendere qualche decisione: in automobile ti trovi davanti a un bivio, devi decidere da che parte andare … o ti aiuta Google Maps o hai tu dei ricordi precisi o pensi di avere il senso dell’orientamento chiaro e sai dove sta il Nord e il Sud, anche se con le rotonde non ti basta la geografia.

Ancora più difficile scegliere a chi devi dedicare tutta la tua esistenza e il tuo amore, come impiegare i tuoi soldi che hai faticato tanto a mettere assieme; se poi da te dipende l’avvenire di altre persone hai bisogno ancora di più di vederci chiaro prima di decidere.

Gesù si trova un giorno davanti un ceto di persone che hanno fatto una esperienza bella della figura di Giovanni il Battista, che lui definisce addirittura come il più grande fra i nati di donna; non lo hanno però seguito! Questi che hanno rifiutato l’appello alla conversione del Battista perché si ritengono giusti, non accettano nemmeno l’invito di Gesù, perché si credono autosufficienti: sono i classici farisei e dottori della legge.

E’ gente dal cuore duro, e Gesù dice apertamente che questa generazione è per definizione adultera e peccatrice: adultera perché non conosce Dio suo sposo, peccatrice perché è incapace di accettare il primo comandamento, “Io sono il Signore Dio tuo”;

E’ una generazione che non sta al gioco di Dio, lo contrasta continuamente, sono proprio come i bambini riottosi e capricciosi che non accettano di stare al gioco dei compagni.

Il messaggio di ascesi e conversione di Giovanni è ritenuto una follia da loro, il messaggio di gioia e amore di Gesù è scambiato per dissolutezza; Il loro cuore duro non permette loro di fare discernimento: non accettano il duro richiamo del Battista alla conversione e quindi ancor meno accetteranno di partecipare alla danza dello sposo nel Regno che Gesù annuncia e inaugura.

Invece – annota Gesù – i pubblicani e i peccatori conclamati riconoscono di aver bisogno del perdono e accettano anche l’invito di Gesù al grande banchetto del Regno di Dio.

Accettando la predicazione del Battista, il popolo umile si è reso docile al piano di salvezza del Signore e incontra Gesù che si mescola con loro al Battesimo di penitenza. Accolgono l’invito al lutto di Giovanni e l’invito alle nozze di Gesù: dalla conversione col battesimo di Giovanni passano alla gioia del banchetto del Figlio di Dio.

Non è forse così anche la nostra vita? Anche noi non vogliamo stare al gioco di Dio, pensiamo di essere autosufficienti, di decidere da soli, di fare secondo le nostre piccole mire, e non ci accorgiamo essere solo dei puntigli di superbia, di disprezzo, di sicumera.

La fede in Gesù è prima di tutto e sempre fidarsi, buttarsi nelle sue braccia e rischiare una vita nuova, donata, generosa, aperta, anche se vi compare la Croce come s’è stata pure per Gesù.

16 Settembre 2020
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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