Il timor di Dio, il suo amore per noi eccessivo

Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 12, 8-12)

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Si parla spesso nei nostri linguaggi ecclesiastici di timor di Dio: è uno dei sette doni dello Spirito Santo; i ragazzi che fanno la Cresima lo sanno bene, e non pensano come la maggioranza di noi che di Dio si deve avere paura.

Timore di Dio non è paura di Dio: temere Dio significa tener conto guardando bene dentro la nostra vita che Dio è Dio – e solo Lui! – e non volerlo perdere perché è Lui la vita. L’uomo non può non desiderare Dio perché è creatura, e quindi noi persone, creature, siamo essenzialmente bisogno, non solo abbiamo bisogno, quasi che ci sia qualcosa che ci può soddisfare, ma siamo costituzionalmente bisogno di Dio che ci ha fatti, ci ha forgiati, ci ha costruiti a sua immagine, ci ha dato il suo “imprinting”, siamo fatti a sua immagine!

Siccome ciò che noi uomini temiamo diventa il nostro dio e signore della nostra vita, se non vogliamo fare della morte, che temiamo proprio, il nostro dio e il nostro signore, dobbiamo temere solo Dio come Signore unico della nostra esistenza: il timore di Dio rende ognuno di noi uomini liberi, capaci di discernimento, di scelte vere e giuste.

Il timore deriva dalla coscienza della nostra piccolezza e del nostro poco valore. Il Vangelo parla di cinque passeri che valgono due spiccioli. Ma Dio è amore, e l’amore si prende cura di ogni piccolezza: in proporzione proprio del fatto che siamo insignificanti di fronte a Lui, possiamo avere grande fiducia in Lui.

Gesù ci dice di non dimenticare mai in concreto che Dio ci ama: la sua tenerezza si espande su tutte le creature. I capelli che possono essere tagliati e ricrescono sono poco importanti; Dio invece, colui che di tutto si prende cura, tutto conosce, perfino i nostri capelli e li conta come le stelle del cielo.

Il nostro valore è in realtà infinito come il suo amore per noi: Valiamo più della vita del suo figlio, valiamo il sangue di Cristo. Il timore di Dio allora si fonda su questo amore eccessivo che Dio ha per noi ed è una vibrazione del nostro cuore di fronte al suo cuore. E’ principio di sapienza perchè ci fa conoscere la nostra verità, ce la mette davanti evidente, e ci libera da ogni paura.

Il timor di Dio allora non è assolutamente paura di Lui, ma è accovacciarsi – direi – nel suo grande amore, sentirsi sicuri dentro la sua paternità, sapere di essere venuti da questa sorgente e far parte di questa sorgente.

17 Ottobre 2020
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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