Non possiamo celebrare …

questa giornata di commemorazione i tutti i fedeli defunti, senza rivivere il grande dolore  per la morte di COVID-19 di tanti nostri fratelli, amici, parenti, educatori, preti.

Audio della riflessione

Li abbiamo dovuti abbandonare ancora da vivi: hanno affrontato la morte sicuramente nella dedizione, anche oltre il loro specifico dovere, del personale medico e infermieristico ospedaliero.

Noi però non abbiamo potuto accompagnarli, vedere i loro volti e loro stessi non hanno potuto sperimentare il nostro affetto e la nostra compagnia per avere la certezza che ancora c’eravamo e pensavamo a loro ed eravamo proiettati a condividere con loro il dolore del distacco.

Non sparisce dalla mente la visione di quelle file di camion di militari che spostavano solo bare, e sempre bare. Ci confortava il senso di dovere e di pietà di questi giovani militari che dicevano anche di averci messo tutta la loro anima in questo ingrato compito.

Non ci è mai venuta meno però la fede nella risurrezione di tutti questi nostri fratelli, dell’abbraccio con il Dio della vita, della dolorosa dedizione del Figlio Gesù, che nella morte ha sperimentato la strazio inumano della sua morte cruenta, per donarci la risurrezione.

Vogliamo anche in questa Messa affermare la nostra stima e solidarietà verso tutto il personale che in questi giorni è ancora sotto torchio perchè la pandemia non termina dalla mattina alla sera e tenta di rinfocolarsi e rinnovare l’affidamento di ciascuno dei nostri morti alle braccia di Dio.

Abbiamo cercato di riparare a quanto non siamo stati in grado di fare, ma siamo certi di averli tutti in Paradiso.

Diciamo sempre molto convinti nel metterci in contatto di preghiera con il Dio della vita che la nostra vita non è mai tolta, ma sempre e solo trasformata.

Vorremmo anche prendere l’occasione di questi mesti riti per tentare una proiezione di speranza per il futuro che Dio ci vorrà regalare ancora. Non promettiamo molto, perché quando ci sembrava di avere superata questa pandemia, già ci eravamo dimenticati dei propositi immediati che ci eravamo fatti; avremmo voluto essere più essenziali, più concordi nell’azione, o almeno solo più attenti alla vita di tutti, più consapevoli delle nostre necessarie interdipendenze, del nostro essere stati creati da fratelli, del non lasciaci incantare da ciò che passa, dai soldi, dagli onori.

Dio non ci lascerà mai cadere fuori dalle sue braccia, sua Madre sarà sempre complice di ogni salvataggio anche all’ultimo respiro.

2 Novembre 2020
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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