Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 18,35-43)
Si racconta nelle storie dei guru, di questi maestri di spiritualità, che c’era un giovane, bramoso di avere risposte a domande impossibili che continuamente rivolgeva a se stesso, a chi incontrava con passione, con ingenuità, talvolta quasi per scherzo.
Il desiderio che più lo assillava era poter vedere Dio: “Fammi incontrare Dio”, diceva al guru, “Me lo puoi mostrare tu che sembri uno che lo fissa tutti i giorni negli occhi?”. E il guru, con quel suo atteggiamento di estraneità a tutto quel che si muove, come sempre tace, lascia il giovane nelle sue domande.
Un giorno mentre fanno il bagno nel fiume, il guru quasi preso da un raptus, con mossa fulminea prende il giovane per il collo e lo costringe sott’acqua: il giovane si dibatte, tenta di divincolarsi, scalcia, si difende finché il guru vistolo all’estremo delle sue possibilità di respirare, allenta la presa e lo fa riemergere.
Il giovane meravigliato, dopo aver ripreso la possibilità di respirare chiese al guru: “Perché mi hai fatto questo scherzo?”.
“Vedi”, rispose il guru: ”Dio ti si darà a vedere se lo saprai desiderare più di quanto desideravi l’aria quando stavi per affogare”.
E’ ciò che è capitato a un cieco che ha incontrato Gesù a Gerico.
Stava lì a mendicare ai bordi della strada, come capita tante volte a noi di mendicare ai bordi della vita: che cosa andremo a mendicare anche oggi? Quali affetti, quali successi, quali beni cercheremo petulanti, senza accorgerci che guadagneremo solo piccole schiavitù?
Ebbene il cieco stava a mendicare: sente dire che si sta avvicinando Gesù, ne ha sentito parlare; Forse il suo mendicare non è stato del tutto inutile alle grandi speranze che coltivava; mentre gli dava la possibilità di vivere, gli permetteva di sognare, di aprirsi alla speranza. Aveva sentito parlare di Gesù: si sarà detto tante volte ” Se potessi incrociarlo!… Figurati se sarò così fortunato! A me non ne va bene una!”. Invece il vociare che sente è di quelli che fanno capire che c’è qualcuno, qualcosa: è lui, quel Gesù che tutti dicevano. Allora non capisce più niente, si mette a urlare. Non contano coloro che vogliono zittirlo, quelli che prima gli hanno acceso una speranza dicendogli che Gesù passava e adesso gliela vogliono spegnere.
Quella, certo, è l’unica possibilità che gli è data. Dio ti si darà a vedere solo se lo desidererai più dell’aria. E Gesù si fa incontrare. Gli dice: ”La tua fede ti ha salvato”, la tua cocciutaggine, la tua disperazione aperta…
Vivere mendicando è troppo normale, urlando lavoglia di incontrare la vita, la nostra ricerca di senso è meglio; se poi è una preghiera urlata a Dio è la certezza di fare centro. Smollati qualche volta di più, abbi l’umiltà di chiedere, di pregare, di urlare la tua paura, la tua sofferenza a Dio, la tua ricerca di luce della vita, la tua ricerca di indipendenza …
16 Novembre 2020
+Domenico