Ci vuole una roccia, non la sabbia

Una riflessione sul Vangelo secondo Matteo (Mt 7,24) dal Vangelo del Giorno (Mt 7, 21. 24-27)

«… Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia …».

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Si continua a dire che oggi mancano i valori, mancano i riferimenti, i giovani non hanno nessuna certezza cui aggrapparsi, ciascuno naviga a vista, senza bussola, senza sapere dove sta andando … mai come oggi si sente la necessità di ancorare l’esistenza a qualcosa di solido, di incrollabile, a qualcosa che ti dà sicurezza.

Vuoi affrontare la vita di famiglia, vuoi affrontare un nuovo lavoro, ti vuoi impegnare in una attività sociale, ma vuoi sapere su che basi … solide.

Quando si applicano queste ansie al mondo economico, alla vita fisica, agli interessi della produzione si esce il prima possibile dall’incertezza: le banche si abbarbicano a principi solidi di credito, non si possono permettere avventure, anche se qualcuno le tenta ingannando tutti.

Nella conduzione delle nostre piccole o grandi economie domestiche si cercano punti solidi: lavori sicuri, impegno di piccoli o grandi capitali con tanta oculatezza e spesso si sperimenta il fallimento lo stesso, manca il lavoro, vengono meno le solidarietà.

E nella vita spirituale? Purtroppo ci adattiamo a tutto, seguiamo la moda, ci facciamo ingannare dalle pubblicità, da stili di vita ingannevoli “i classici specchietti per le allodole”: il mondo dei mass media spesso è complice a ragion veduta, distribuisce ricette di felicità insospettabili, ti fa balenare davanti agli occhi una falsa felicità.

Gesù ha una immagine che stigmatizza molto bene questa situazione: stiamo costruendo la nostra casa sulla sabbia, stiamo costruendo la nostra vita sul niente, sull’effimero, sull’inconsistenza, sui disvalori, sull’inganno! Non regge, non è possibile avere futuro: puoi stare a galla in tempi normali, forse, ma basta una piccola difficoltà che tutto crolla … e siamo sufficientemente smagati per vedere quanto maggiori sono i tempi di burrasca nella vita che i tempi di tranquillità.

Sembriamo gente che si mette in viaggio con un bel cielo sereno e crede che sia sempre così, non si ricorda del vento, della pioggia, del freddo, della bufera: crede sufficiente la solita maglietta, affronta l’inverno in maniche di camicia – diciamo noi.

La nostra vita va fondata sulla roccia, non può rischiare di franare per il primo colpo di vento, e la roccia, i valori, il riferimento, la sicurezza è Gesù, è la sua parola, attuata!

Avvento è anche tempo di costruzione di fondamenta solide, è fondare la vita su Gesù: se facciamo questo stiamo sicuri che la roccia che è Dio non cederà.

Il suo amore è per sempre, in tutti i tempi, in tutte le burrasche, come questa pandemia.

Dio non ci abbandona mai!

3 Dicembre 2020
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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