La grande buona notizia di Gesù: il Vangelo imminente e presente

Una riflessione sul Vangelo secondo Marco (Mc 1,14-20)

Audio della riflessione

Di questi tempi stiamo imparando a sognare ad occhi aperti: tutti ci aspettiamo un nuovo svilupparsi di questo anno … consapevoli degli insegnamenti che ci ha dato l’anno precedente.

Abbiamo dentro tutti qualcosa che ci orienta a una nuova impostazione della vita quotidiana, della vita sociale e della vita personale: ciascuno propone il suo modo di vedere, riempie pagine di giornali, talk show televisivi, conferenze in streaming, che non si fermano solo alla critica, ma propongono prospettive, qualcosa insomma che va oltre le emergenze del momento.

Ecco … Gesù, che stando con la gente percepisce una profonda attesa di novità, di presenza di Dio, si misura con la realtà e con le folle che incontra: la vicenda di Giovanni il Battista purtroppo si è conclusa tragicamente, con la sua decapitazione, e Gesù rompe gli indugi, o, meglio, nello stile dell’evangelista Marco, presenta a tutti la scelta da fare, la “vita per il Regno di Dio”, e snocciola gli elementi chiave di tutto il Vangelo:

“E’ giunto il momento” – il primo elemento – “il tempo è compiuto”: Gli ebrei si sintonizzano subito e capiscono, anche se non sempre vi si dedicano, che il futuro nuovo è ciò che hanno previsto i profeti. Con Gesù è finito il tempo dell’attesa, con Lui il futuro è qui! Non c’è più tempo da perdere, non affannatevi più in vane ricerche: la famosa perla preziosa è a portata di mano.

L’altro elemento: “Il regno di Dio è qui”, è il regno della giustizia, della libertà, della pace, dell’abbondanza, della verità, della fedeltà e dell’amore: un cambiamento radicale del regno dell’uomo. Marco lo descrive come vittoria sul male, sulle malattie, sulla sfiducia, sull’egoismo e in fine sulla morte, nel dono della vita; la vita di Gesù – quindi – è l’inizio di questo irrompere del regno di Dio, aperto all’uomo e inarrestabile.

Terzo elemento: “Convertitevi”, a questo regno si accede solo se c’è una vera conversione: essa è più profonda di qualche pio sentimento, è un voltare le spalle a tutto il passato e mettere al centro Gesù, perché è Lui il Regno, è la luce che è apparsa in Lui. Occorre allora orientare decisamente tutta la nuova esistenza, mettendoci sul cammino che Gesù ha percorso. La storia è giunta alla sua svolta definitiva.

… E l’ultimo, avviso: “Credete al Vangelo”. I tre annunci proclamati da Gesù si riassumono in questo. Occorre affidarsi al Vangelo in persona che è Gesù. Non si tratta solo di un atto intellettuale, che pure serve e nemmeno di comportamenti moralistici, è aderire a tutto ciò che si manifesta, realizza, appare, si fa persona in Gesù.

E’ un atto di maturità: aprirsi, fidarsi, rischiare, coinvolgersi con l’uomo Gesù, Figlio di Dio, entrare nella avventura di Dio; percepire e agire di conseguenza che tutta la vita precedente da buon ebreo o da saggio uomo punta sulla vita e la stessa persona di Gesù, è Lui da imitare.

Una impostazione così come quella di Marco impedisce sicuramente che il Vangelo diventi moralismo o ideologia, ma sempre presa di posizione, nei confronti di Gesù, della sua parola, nel seguire i suoi criteri e tutta l’impostazione della sua vita, fino al colle da cui chiamerà gli apostoli e donerà la sua vita per amore.

24 Gennaio 2021
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

Rispondi