Una croce al giorno… leva l’infelicità di torno

Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 9,23) dal Vangelo del Giorno (Lc 9, 22-25) nel Giovedì dopo le ceneri

Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.

Audio della riflessione

Non occorre troppo fantasia o ragionamento per avvertire che ogni giornata si porta qualche affanno: ti sembra di essere appena uscito da una emergenza … e te ne capita un’altra; quando tutti in casa sembra stiano bene – facciano giudizio diciamo noi- siano a posto, sono i tuoi amici che stanno nei guai e ti chiedono partecipazione; quando sembra tutto pacifico sei tu che non carburi più e ti trovi impigliato in cose che non volevi.

Ogni giorno ha proprio la sua croce: qualcuna ci capita addosso senza volerla, altre le andiamo a cercare noi con la nostra cattiveria. O la si rifiuta, ma non è facile perché è sempre lì a ricordarti il dispiacere o il dolore; ti ci puoi ribellare, ma non la cambi in felicità, non la togli … la puoi ignorare, ma ad ogni risveglio te la senti davanti.

Qualcuno la fugge, si ubriaca per dimenticare, si droga per nascondere a sé soprattutto la sua incapacità di reagire, la sua paura di vivere … qualcuno la butta sulle spalle degli altri credendo di potersene tirare fuori: gli può anche andar bene per tutta la vita, ma  sarà sempre uno sfruttatore, non una persona.

Gesù è di un altro avviso: occorre caricarsela sulle spalle e passare attraverso il dolore, la tua croce! Se Lui che è l’innocente, che non ha fatto del male a nessuno, se l’è caricata sulle spalle, ogni cristiano ha davanti questa proposta scandalosa: deve fare come ha fatto lui. 

La croce allora la si può accettare, la si può trapassare con dignità, la si può portare per vincere: nessuno di noi ama la croce, ma ama quell’amore che sta sulla croce, un amore per gli altri, come l’ha dimostrato Gesù.

Vedremo che la croce ci aiuta a crescere, a valutare con saggezza la vita, a purificare le nostre paranoie, a capire che le cose vere da guadagnare e da non perdere sono altre rispetto a tante preoccupazioni inutili che abbiamo.

Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde se stesso? Se non è capace di stare dalla parte delle cose vere della vita, se continua a ingannare e ingannarsi?

Accogliere la concretezza della vita quotidiana come dono di Dio sempre, ci aprirà alla speranza che la croce è solo un passaggio, non è mai un fatto definitivo.

Ma questa speranza dove la trovo?

18 Febbraio 2021
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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