Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 8, 7) dal Vangelo del giorno (Gv, 8, 1-11) nel Lunedì della V settimana di quaresima
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei».
Sembra che sia finita la caccia alle streghe, cioè quell’insana soddisfazione che qualcuno trova nello stigmatizzare le debolezze di comportamento, gli errori degli altri, denunciarli al pubblico ludibrio, senza guardare i propri: è facile farsi belli nelle denunce e nascondere le proprie nefandezze.
Oggi forse è più normale non scandalizzarsi di niente, anzi … mettere sfacciatamente in mostra il male, confondere i deboli con l’ostentazione del vizio, ergere monumenti a chi ruba, a chi violenta, a chi ha comportamenti devianti … ma è proprio la stessa cosa sempre … tanto gli uni che gli altri si nascondono dietro la vita sbagliata di qualcuno, la sfruttano, la usano da comodo paravento per coprire il proprio vizio.
Con questa gente – che potremmo essere anche ciascuno di noi – si era imbattuto Gesù quel giorno che gli portano davanti, sempre per provocarlo e per poterlo indurre in errore, una donna sorpresa con un altro uomo, che non era suo marito.
Cose normali si direbbe oggi …
Il male non è mai cosa normale. Allora la legge era severissima, era una legge civile, rifletteva la civiltà del tempo. Questa donna va lapidata, fatta morire con il concorso di tutti. Ciascun uomo deve armarsi contro di lei con pietre e scatenare crudelmente tutta la violenza che ha in corpo su questa povera vita … una strana catarsi, uno strano modo di purificarsi dal male.
Gesù guarda questa povera donna: “Nessuno la osi toccare. La vostra voglia di fare giustizia deve nascere da un cuore pulito. Come potete pensare di ergervi a giudici, se forse voi stessi siete stati con questa donna? Perché deve pagare questa donna e non voi? Contro chi per primo deve scagliarsi quella pietra che avete in mano? A voi non interessa lottare contro il male, ma conservarvi la possibilità di rifarlo sempre sulla pelle e sulla vita degli altri.
Gesù è molto più essenziale di tutti questi ragionamenti che ho fatto io e dice “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei” … e l’unico rumore che si sentiva era il tonfo di quelle pietre che ad una ad una davano su quel selciato le prime note del canto del perdono di Dio: “neanch’io ti condanno, va in pace e non peccare più”.
L’errore c’è, va conosciuto e condannato nel male che è in sé, la persona è sempre da salvare e aiutare a ritrovare speranza e mai giudicare … e Gesù è la nostra speranza!
22 Marzo 2021
+Domenico