Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 12, 44-50)
Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me».
Mai il mondo ha conosciuto una potenza di illuminazione come il nostro: abbiamo capacità di assorbire ogni energia in energia luminosa; le nostre città non ci permettono più di guardare le stelle, le nostre luci ci confondono.
Siamo sul palco della vita con un faro puntato negli occhi: non vediamo nient’altro, tutto attorno è nelle tenebre e sperimentiamo solitudine.
Non vediamo niente, mentre tutti vedono noi; la luce ci abbaglia e non ci permette di guardare la vita.
Abbiamo occhi, abbiamo cose, c’è la natura ancora bella, un creato meraviglioso, ma non lo sappiamo più vedere perché la luce giusta: è come se avessimo rubato colori dell’arcobaleno: invece di uomini e donne vediamo spettri, ne fotografiamo pezzi per venderli, vediamo solo quello che appare, non sappiamo andare oltre … soprattutto penetrare il mistero della vita.
Gesù è la luce vera: è venuto nel mondo proprio come luce perchè non ci siano più tenebre.
Lui non ci acceca! Lui non ci abbaglia: la Sua Luce colora ciascuna creatura della Sua bellezza, ci permette di andare in profondità, di scegliere il punto di vista più giusto, più capace di far vedere il bene,
Le vicende dell’esistenza hanno bisogno della luce giusta, per essere gustate e capite … è come quando andiamo a comprare un vestito: non ci fidiamo dei colori del negozio, usciamo in strada per vedere la realtà, non una finzione.
è così anche nella vita: solo Gesù ci da i colori giusti, tutti quelli che servono, anche quelli che ci fanno capire il male, quello che noi siamo, per sentirci bisognosi della sua misericordia è quello che abita nel cuore degli altri, perché li amiamo ugualmente, li perdoniamo, gli aiutiamo a vincerlo, siamo per loro l’aiuto sicuro.
Se una luce ti illumina sai trovare la strada della vita, la sai percorrere, capisci quando stai sbagliando!
Gesù è sempre questa luce della Vita, e con la luce dona anche la sua parola: è una parola di consolazione e non mai di condanna, è una Salvezza, un sostegno e mai giudizio: ne tenebre, ne condanne, ma luce e forza, vita piena, cielo aperto su di noi, sulle nostre strade spaesate.
E … non è una luce abbagliante: preferisce farci da “torcia”, perchè sta camminando con noi.
28 Aprile 2021
+Domenico