Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 16, 5-6) dal Vangelo del giorno (Gv 16, 5-11)
«Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore.»
Quando ci viene a mancare una persona cara, ci invade la tristezza; quando un amico ci lascia perché le nostre strade si dividono e ciascuno segue – giustamente – la sua, ci prende un senso di solitudine; quando ci viene a mancare un sostegno, un educatore, un adulto significativo, una persona che ci ha tenuto sempre in piedi con la sua presenza, il suo stimolo, il suo entusiasmo … ci resta in cuore lo smarrimento; quando contavi su una persona che per te era un esempio e una forza e questa tradisce col suo comportamento tutti gli ideali in cui sei stato aiutato a crescere, ti senti smarrito.
Così erano rimasti gli apostoli nei confronti delle parole che Gesù con insistenza andava dicendo dopo la sua risurrezione: erano rimasti distrutti per quello che volevano far loro credere con la sua morte … e che cioè lui era un bestemmiatore, un maledetto da Dio, un traditore della speranza di Israele.
La risurrezione aveva riportato tutto alla verità e alla loro gioia incontenibile … adesso dovevano fare i conti con la sua assenza definitiva: “Perché ho detto queste cose – ciò aveva anticipato che Gesù sarebbe tornato al padre – la tristezza ha riempito in vostro cuore”.
Certo, senza Gesù nella vita quotidiana c’è il vuoto, manca il centro, non c’è un punto di appoggio … la vita senza Gesù perde senso, perde una compagnia necessaria, perdiamo l’amico dei giorni felici e tristi, della nostra ricerca e della nostra speranza … ma Gesù non si sottrae mai: anche per gli apostoli che avevano vissuto con Lui alcuni anni, Lui fa un dono inimmaginabile! Verrà a voi il Consolatore.
Gesù manda lo Spirito, manda una forza che si fa persona dentro i meandri di ogni vita, nelle pieghe intime di ogni esistenza, nel sacrario inviolabile di ogni coscienza: è il mistero della Pentecoste, è la ricchezza della vita divina che si sperimenta con la presenza dolcissima dello Spirito Santo.
E’ come se nel buio pesto di una vita smarrita e scoraggiata irrompesse una luce viva, che ridà speranza e chiarezza o come se nella pur bella vita di due persone, nei loro rapporti corretti di buon vicinato scoppiasse l’amore, come se nella tristezza scoppiasse la gioia.
Lo spirito è la certezza fatta persona che Dio abita sempre in noi e non ci abbandona mai … e noi non smetteremo di pregare in questo tempo “Vieni, Spirito Santo!”
11 Maggio 2021
+Domenico