La nostra vita è un lago in burrasca, ma Gesù è con noi

Una riflessione sul Vangelo secondo Marco (Mc 4,40) dal Vangelo del giorno (Mc 4, 35-41)

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Si pensa sempre che un lago sia calmo, bello da vedere, godibile senza impegno, ma se è l’immagine della nostra vita spesso ci mette paura. Dice il Vangelo …

40 Poi disse loro: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede? ”.

… in realtà non è Gesù che dorme, ma la nostra fede in colui che salva che manca.

Da bambino mi raccontavano che un ragazzo, che rimase bloccato in casa per un incendio, gridava dalla finestra, invocava aiuto … il fumo però non gli permetteva di vedere niente.

Sotto la finestra c’era il papà che lo chiamava, gli faceva coraggio, gli diceva di stare calmo .. “Ci sono io. Mi devi però ascoltare. Tu non mi vedi, ma senti che ci sono, sono qui sotto la finestra. Anche se non mi vedi buttati, ti prendo io tra le braccia.”

Ma non ti vedo, ho paura, qui c’è tutto buio.

“Ma io ci sono. Sono qui. “

E il ragazzo sapendo che sotto c’era suo padre si è buttato e si è salvato.

Non è ancora la fede che dobbiamo avere in Dio, ma ci va vicino: noi siamo nel buio, ma sappiamo che Dio ci ama. Ne vorremmo sentire la voce … non la percepiamo perché siamo sordi, abbiamo orientato la nostra vita a tutt’altro.

Ma Lui c’è, non dorme, veglia su di noi. La sua assenza è la percezione della nostra debole o insignificante fede, non è la fotografia della realtà. Dio non ci abbandona mai. Dio si sottrae al nostro possesso, perché egli possa apparire come l’assolutamente Altro, vicino. Dio ci parla anche nelle situazioni di silenzio.

Nella generale inconsistenza e provvisorietà delle cose che sfuggono quando ci troviamo di fronte al nulla e al vuoto, ci rimane sempre un punto fisso e stabile sul quale appoggiarci e nel quale confidare. Dio: il nostro sostegno, la nostra sicurezza. Gesù la nostra barca non la abbandona mai. Non è un traghettatore di immigrati, la sua non è una carretta del mare; non scappa all’arrivo della guardia costiera, non si è fatto pagare da nessuno, ma ha pagato Lui per starci vicino, per affrontare il mare della speranza, che non diventerà mai il mare della tragedia. Non c’è nessun baratro o nessuna tomba in cui ci abbandona, ma sempre e solo la sua bontà.

Quanta strada deve fare ancora la nostra fede per poter essere degna di un discepolo di Gesù! Spesso Gesù nel vangelo rimprovera ai suoi discepoli la scarsa fede. Gente di poca fede, gente che ha una fede troppo piccola, che rimane nana col crescere della vita. Diventano grandi gli interessi, grandi le relazioni, ampie le possibilità, aperta l’intelligenza, ma la fede rimane piccola, anzi spesso diventa invisibile, si contrae, scompare.

“Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono? ”

Ci restano delle domande da affrontare. Chi è Gesù per me? Chi è Gesù che mi porta serenità e calma, spegne le burrasche, chi è Gesù che si erge contro le forze della natura per me, che sconfigge la morte per me, che piega gli eventi del mondo per il bene dell’umanità?

20 Giugno 2021
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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