La casa dell’apostolo (e lo è ogni cristiano) è la via

Una riflessione sul Vangelo secondo Matteo (Mt 10, 7-15)

E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.

Audio della riflessione

Durante la pandemia facemmo molta fatica a dover restare ora entro i confini della regione, ora della provincia, ora del comune ora pure della casa e dintorni. Fortunato chi aveva una casa con cortile e orto o giardino, come me, ma non certo chi doveva stare al 5 ° piano con bambini e ragazzi in tre o quattro stanze. Senza una via da percorrere, una strada da calpestare per andare altrove, per uscire era una tortura. Oggi, grazie a Dio ritornano ad essere popolate le strade, a fare da collegamento ai nostri incontri con le persone. Ricordiamo come sono state chiuse le nostre relazioni per comunicare con gli altri. Ci hanno aiutato i social, benedetti! Ci hanno forse allentato la nostra voglia di contatto, di presenza, di corporeità anche solo di uno sguardo vero, non in fotografia. Eppure non ci siamo mai accorti che dentro i nostri innumerevoli incontri di prima passava troppo raramente un dialogo, un contatto di fede, che avesse al centro una Parola viva come quella di Gesù, il suo vangelo, la Parola che rende autentica e vera la vita di ogni persona. Non torniamo oggi sulle vie, sulla strada a portare solo le nostre povertà, a colorarle delle nostre miserie. Gesù ci conceda di fare diventare le nostre strade spazi di vangelo:

curate infermi, coloro che non stanno in piedi, le persone che perdono la loro posizione eretta, perché proni sotto il giogo di una legge di schiavitù, carponi sotto il peso dell’egoismo. Il loro male non deve essere più luogo di divisione, di prevaricazione, ma di cura e di rispetto.

Risvegliate morti, farsi fratelli è risuscitare Gesù in noi e nei fratelli, perché tutti per Lui e in Lui possiamo passare da morte a vita

Mondate i lebbrosi, c’è una lebbra di morte e di peccato da risanare, da toccare come ha fatto Gesù per risanarla in noi e in loro, per cambiare moncherini in mani che nell’abbraccio si stringono

Scacciate i demoni, portiamo come battezzati in noi lo Spirito di verità e il fuoco suo che distrugge ogni presenza diabolica e maligna

In dono avete preso, in dono date, ogni cristiano è in seno alla Trinità dove la legge del dare e ricevere raggiunge concretezze di vita e di amore che cambiano ogni relazione in benedizione e in gioia dello Spirito.

Né oro, né argento, né rame, l’assenza di danaro nelle nostre relazioni fa sì che i nostri rapporti, quelli nuovi che andiamo instaurando, di cui abbiamo tutti sete, saranno solo di grazia e di amore, non di interesse o di legamenti. Presentarsi poveri significa poter ricevere il dono di essere accolti. La povertà è libertà dal Dio di questo mondo

Né bisaccia da viaggio, se il danaro è la sicurezza del ricco, la bisaccia è la sicurezza del povero, in cui pone le sue provviste; la nostra bisaccia è solo il Signore e una grande fiducia in Lui

Né due tuniche, la seconda non è tua è del fratello che non l’ha, cui l’hai già data; non far la figura del mercante di vestiti usati

Insomma il cristiano deve sempre improntare le sue nuove relazioni sul “pedigree”, l’immagine plastica dell’apostolo che ne fa Gesù, carcandola di ogni suo dono personale che sta in questa bella prospettiva evangelica

8 Luglio 2021
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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