Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 1, 39-56)
Ferragosto è pur sempre una festa popolare tra le più “praticate”: ci hanno tentato in tanti a dislocare in maniera intelligente in tempi diversificati le ferie … ma a Ferragosto bisogna fare festa … e possibilmente alla grande, possibilmente non nel posto in cui sempre si vive, possibilmente come cuore di una settimana di riposo.
Entro questa bella paralisi della vita normale, che riesce ancora a farci capire che la festa è una componente essenziale della vita umana, che non siamo delle macchine automatizzate sulla produzione, i cristiani mettono al centro la Madonna.
Il Vangelo oggi ci presenta Maria, la madre di Gesù che viene a conoscere la situazione – bella e delicata – di sua cugina Elisabetta, che in tarda età è al sesto mese di gravidanza e decide di mettersi a fianco di Elisabetta per aiutarla a vivere serenamente l’attesa, perché anche lei è in attesa, anche lei è stata tirata nel vortice incontenibile della vita divina. E l’incontro tra le due madri ed è tra le scene più belle della storia umana di tutti i tempi: la giovanissima e l’anziana, il nuovo e il vecchio testamento, il compimento delle promesse e gli ultimi sospiri dell’attesa, la vita di Dio e la vita dell’uomo, il Magnificat e l’Ave Maria, il sogno di Maria sul mondo e la nostra gratitudine a Dio di avercela data.
E’ la festa dell’Assunta: è la contemplazione di una creatura fatta di carne e ossa come noi che ha raggiunto la gloria di Dio, è la prima della fila degli uomini e delle donne di questo mondo, che si mettono dietro a lei in coda.
La testa della fila è già là, e ci arriveremo anche noi!
Maria però s’è portata lassù un sogno: il sogno di un mondo nuovo, di un regno che non solo bisogna sempre osare di immaginare per non perdere la speranza e per non abbassare mai la guardia della nostra vita, ma anche mettersi a disposizione per realizzarlo. E’ un sogno fatto di 7 verbi incalzanti: ha spiegato potenza, ha disperso superbi, ha rovesciato potenti, ha innalzato poveri, ha rimandato ricchi, ha ricolmato affamati, ha soccorso Israele. E’ il sogno di Dio sull’uomo che in Lei è diventato visione di vita. E’ un mondo capovolto, che nella distrazione del ferragosto possiamo rischiare di dimenticare o di ritenere solo una fantasia.
Quel Dio cui Maria si è affidata le ha dimostrato che può cambiare la storia: ha cambiato la sua, ha fatto in Lei cose grandi, non ha distolto lo sguardo dalla sua povertà, anzi proprio quella ha scelto come leva per capovolgere il mondo.
Perché il mondo dovrebbe restare come prima, ancora pieno di ingiustizie, di soprusi, di inganni, di falsità? Il tempo di riposo che stiamo vivendo può giusto essere un tempo in cui ci mettiamo a sognare un mondo diverso per tutti, in buona compagnia … e preghiamo Dio che dal sogno possiamo passare alla realtà!
15 Agosto 2021
+Domenico