Oggi, come sempre, cambiamento non vuol dire rattoppi, ma vita nuova

Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 5,33-39)

In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».

Audio della riflessione

E’ esperienza di tutti i giorni quella di fare i conti con l’invecchiamento di tutto: ti pare di avere appena costruito la casa, che ti tocca mettere mano ai tetti … non ti sei accorto, ma gli anni sono passati; hai appena cambiato i mobili in casa e già devi pensare di cambiare la cucina o il frigorifero …

Il cambiamento è una parte normale della nostra vita, lo è ancora di più se si pensa al proprio mestiere: Se lavori in proprio devi pensarne una nuova tutti i giorni, devi specializzarti, devi rispondere con competenza a tutte le nuove esigenze … soprattutto oggi con le nuove tecnologie: il progetto nuovo appena allestito 2.0 è già arrivato al 4.0.

E’ così ancora di più nella vita spirituale: i nostri comportamenti subiscono una “usura” fortissima, perché è sempre presente la tendenza ad accomodarsi, a fermarsi, a vivere di ricordi, a continuare a guardare indietro … non per niente tutti gli adulti dicono “ai miei tempi”!

La pandemia poi ha accelerato ancora di più questa necessità di cambiare, di riformulare, di non tornare al mondo di prima che è stato letteralmente sorpassato in moltissimi aspetti.

Lo spirito ancora di più ha bisogno sempre di stare vigile, di rinnovarsi, di vincere l’inerzia dell’abitudine, che smorza ogni slancio e ogni generosità.

Il pericolo però è quello di fare sempre e solo ritocchi: il Vangelo dice che non si deve cucire una toppa di vestito nuovo su un abito vecchio o mettere vino nuovo in otri vecchi.

Il cambiamento, il rinnovamento deve essere sempre una operazione di conversione, non di aggiustamento: è il cuore che ha bisogno di rinnovamento e quando è il motore che cambia, allora tutto il corpo lo deve seguire!

Invece la nostra arte è quella dell’adattamento, del muro di gomma, del lasciar perdere che tanto non cambia niente, dello stare in una zona grigia, né calda né fredda … “ma non ti scomodare, lascia perdere, metti a posto solo la facciata, aspetta che il vento cambi, abbiamo sempre fatto così, non fare il fanatico, vediamo: se son rose fioriranno” … sono le frasi che uccidono ogni volontà di crescita, di proposte nuove, di necessario cambiamento, riprogettazione, prospettive.

Gesù era di un’altra idea: non si possono mescolare luce e tenebre, notte e giorno, vita e morte, amore e egoismo. Il cambiamento deve essere totale: Questo vino nuovo di cui parla Gesù è lui stesso, il vino della vita! Lui è il vino della festa; quando c’è Lui siamo in presenza della pienezza e bisogna fargli tutto il posto possibile: niente della nostra esistenza deve starsene fuori.

Lui cambia tutto e noi ci lasciamo trasformare da lui nei gesti, nel cuore, nelle abitudini, nei progetti, nei pensieri … quando c’è Lui si salta anche il digiuno, lo sforzo penitente su se stessi, che pure aiuta a crescere nella fede … salta ogni tristezza, ogni atteggiamento di resa.

Occorre concentrare tutto su di Gesù, sulla sua forza, sulla sua compagnia e sul Vangelo alla lettera: il Vangelo non è nessuna pezza, è il tessuto sempre nuovo dell’esistenza.

3 Settembre 2021
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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