Sta scoppiando il futuro: che fai?

 Una riflessione sul Vangelo secondo Matteo (Mt 10,5-7) dal Vangelo del giorno (Mt 9,35-10.1.6-8)

Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.»

Audio della riflessione

In un mondo di assicurazioni e di avvocati, di garanzie e di voglia di sicurezza, di previsioni e di prevenzioni c’è il rischio di sedersi:”Dopo aver tanto lottato, finalmente sono tranquillo … ho pre­visto tutto, ho messo da parte un buon gruzzolo, la mia vita è stata dura, ma mi hanno insegnato bene i miei genitori a mettere da parte”.

Sicuri, sistemati, tranquilli lo sono anche due sposini, innamorati persi, dopo tante fatiche a mettere su casa. Li vedevi, sembravano proprio come due rondini che ogni giorno portavano a casa qualcosa: un vestito, un tavolo, un’automobile, qualche mobile, la lavastoviglie, i supe­raccessori del bagno. È stata una fatica, ma finalmente ci siamo. E si siedono. È sicuro anche il calcia­tore che è riuscito a scalare tutta la serie; ha avuto fortuna, soprattutto tenacia e c’è arrivato, e si siede.

Non occorre fare l’uccello del malaugu­rio, prevedere qualche disgrazia o qualche ma­lattia o qualche dissesto finanziario per minare alla radice queste sicurezze. Certo, possono capitare sempre. La vita non l’abbiamo in mano noi. Ma la prima mina vagante che ci destabi­lizza, è smettere di sognare, è non aspettarsi più niente, è adattarsi, è spegnere ogni attesa.

Noi cristiani abbiamo apposta un periodo del nostro anno che vuol tenere desta questa attesa. I mu­sulmani hanno il famoso Ramadan, un tempo speciale e tutti ci accorgiamo di come la maggio­ranza ci tiene. Io Ricordo due ragazzine, in oratorio, al momento in cui tutti gli amichetti facevano merenda, loro tranquille in disparte a dire agli amici: per noi è Ramadan. E tutti grande rispetto.

Noi cristiani in questo mese siamo in attesa. Che aspettiamo? Ci siamo messi a vivere un periodo di illusioni? Vogliamo fingere di aspettarci sorprese per vincere la lotteria o per vincere la noia? O vogliamo passare un mese a sognare una uma­nità piena, un mondo nuovo, un amore sempre fresco? Vogliamo lasciarci incantare da una pro­messa: “Il regno di Dio è qui, è imminente. Non vi ho abbandonati al caso. Il vostro amore può tornare nuovo, nel vostro dolore si può sentire dentro una speranza. Tenete desta la vita, non vi adattate. È più quel che deve venire di quello che già avete; c’è più futuro che passato”.

E il futuro è da inventare e accogliere con speranza … ma questa speranza dov’è che posso trovala?

4 Dicembre 2021
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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