E’ ora di decidersi e di essere di aiuto a tutti per guardare sempre in alto

Una riflessione sul Vangelo secondo Marco (Mc 1,14-20)

Audio della riflessione

Avere un lavoro oggi è una fortuna: è possibilità di vita, di sviluppo della persona, di creatività, di libertà di decidere di sé, di fatica, ma anche  di progetto e di futuro … quando lo perdi vai in crisi nera! Oggi che sei costretto a cambiarlo piuttosto spesso, se hai una certa età provi ansia e disperazione.  In certe zone d’Italia puoi stare in area di parcheggio per una vita e spesso sei costretto ad emigrare.

Proprio dentro questa esperienza quotidiana, comune, intensa fa la sua irruzione Gesù: i lavoratori sono pescatori, proprietari e salariati. Vita dura, esposta ai capricci della sorte, si può stare tutta notte a raschiare il fondo del lago senza prendere niente, qualche volta ti sorprende la burrasca e rischi la vita. Ma è sempre il tuo lavoro, la tua possibilità di vivere e di essere.

Andrea e Pietro, Giacomo e Giovanni ci stanno da una vita … ma arriva Gesù nel mezzo della loro fatica, mentre gettano le reti o mentre le rassettano: “Ma vi rendete conto che siamo a una svolta della nostra storia? Non sapete che sta scoppiando una novità inaudita, nuova, impensabile? Avete posto orecchio e occhio a quel che capita? Non vi suggerisce niente il vostro cuore? Non percepite che la terra sta gemendo per le doglie di un parto? Sta nascendo un mondo nuovo e voi state a tendere l’amo ai pesci, state a litigare con le correnti, a ingarbugliavi con le reti!? Il regno di Dio ci scoppia tra le mani e voi lo lasciate passare? Bisogna che vi lasciate rivoltare la vita, occorre guardarla da un altro orizzonte. C’è qualcosa di ancora più importante del vostro lavoro: non sono i pesci da pescare,  ma gli uomini da salvare. Seguitemi! Vi farò pescatori di uomini! Pietro il tuo posto è oltre le tue barche, i tuoi tradimenti e le tue cocciutaggini … è in una nuova casa per tutti gli uomini: la Chiesa. Ci state a darmi una mano? Non vedete quanti uomini hanno perso la speranza, si adattano alla mediocrità, si impantanano nei loro peccati?”.

Non vedete che sta capitando con questa pandemia? Si crede a tutto e al contrario di tutto, tutti danno sentenze, si ostinano a guardare solo a se, non si accorgono che oggi si vive tutti o si muore tutti non solo fisicamente, ma anche moralmente, spiritualmente: quante persone hanno abbandonato la chiesa e la causa spesso siamo noi cristiani, che non aiutiamo nessuno ad alzare gli occhi al cielo, a mescolarsi a tutti i poveri per dare un minimo di speranza, quella che Gesù ci ha portato ed ha affidato a noi. Non vedete quanti muoiono sul lavoro, quanti sono lasciati soli a se stessi?

E dice il Vangelo “e questi, subito, lasciate le reti, lo seguirono”: Noi invece siamo esperti del calcolo, del rimando, del pesare bene tutte le opzioni, dell’indugiare, del lasciar passare la vita nella nostra inerzia. Nel regno di Dio c’è lavoro per tutti, tanto che il nostro stesso lavoro ne è un cantiere se vi saranno dedizione alla giustizia, alla solidarietà e al Vangelo.

10 Gennaio 2022
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

Rispondi