Subito, senza tentennamenti, in una missione nuova e impossibile

Una riflessione sul Vangelo secondo Matteo (Mt 4,18-22)

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

Audio della riflessione

Si può stare giorni e giorni ad aspettare che la vita si risolva da sola … si può pensare che non ci sia mai niente di nuovo sotto il sole e adattarsi a sopravvivere … si può invece tendere la vita a tutto quello che la realtà ci propone e cercare di capirne il mistero: talvolta è un amico, talvolta una situazione, spesso è una chiamata precisa, che ti si impone.

Così è capitato ad Andrea il fratello di Simone, mentre stavano pescando nel lago di Tiberiade; vita dura, tensione, attesa, delusione, sorpresa erano i sentimenti che si susseguivano ogni giorno nel loro lavoro. Gesù li aveva osservati tante volte e aveva capito che erano gente decisa, rotta alla fatica, resistente e li ha chiamati perentoriamente come spesso faceva Lui: “Seguitemi!”.

Non ha detto “vi andrebbe di.. che cosa pensate se… chissà che possa interessarvi…”, ha detto “:”Seguitemi, vi farò pescatori di uomini. Non siete fatti per stare a consumare la vita su queste barche, dentro questo lago, a gettare e ritirare reti. Voi siete fatti per un piano più grande, il piano di Dio che vi vuole decisi a coinvolgere gli uomini nella gioia del Vangelo”.

Aveva visto bene Gesù: aveva intuito che ci sono uomini che si lasciano prendere da ideali alti, da missioni impossibili. Gesù quando chiama a collaborare chiede il massimo, mai il minimo, anche se sa rispettare i tempi di crescita.

Andrea non sta a tergiversare … c’è un avverbio che dice la sua decisione: “subito”, una decisione senza ripensamenti: “lasciate le reti e i loro progetti lo seguirono”; gli andarono dietro, stettero con lui, si misero a condividere i suoi sogni oltre che i suoi passi.

La vita è così: intercetta una chiamata e si butta a seguirla. Il cammino che faranno sarà lungo e faticoso, non sempre lineare: difficoltà, scoraggiamenti, incomprensioni, gelosie, dubbi, domande saranno pane quotidiano – è mica così anche la nostra vita – ma cambieranno la loro vita.

Andrea si immedesimerà nella missione di Gesù: porterà a Lui altre persone, sarà attivo nella moltiplicazione dei pani, quando ha portato a Gesù il ragazzo con i cinque pani e due pesci; darà la vita per Gesù! Era stato lui a portare a Gesù il fratello Simone, aveva intuito che su Gesù si poteva scommettere … e gli aveva messo tra le mani la vita.

Quel pomeriggio era stato un gran pomeriggio: quella sera sul lago non c’era stata incertezza, calcolo, pronostici o tergiversazioni, ma decisione e fiducia, generosità e abbandono nelle mani di Dio che avrebbe sicuramente sempre riempito la sua vita senza mai abbandonarlo anche nel dono totale di sé su una croce – ricordate -, la croce decussata come sempre viene rappresentata la morte di Sant’Andrea.

22 Gennaio 2023
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

Rispondi