Verrà il Consolatore

Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,26-16,4a)

Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

Audio della riflessione

Nella vita dei cristiani si è sempre presentata l’ora della prova: talvolta solo personale con sé stessi per vincere l’inedia o il peccato, per superare le debolezze e le attrattive del male, spesso sono quelle della vita che in se si complica per il male che c’è nel mondo, nel cuore di ogni uomo e che si fa progetto nelle persone sbagliate. Gesù però ai suoi discepoli presenta in modo crudo la persecuzione che verrà da quella ostinazione a respingere la figura di Cristo, a portarla fino alla sua crocifissione. La risurrezione, in seguito, sarà percepita da una scelta di cambiamento radicale del rapporto tra il Signore e la storia, tra la storia di Israele e la storia che stava iniziando con le prime comunità cristiane.

Gesù non attutisce minimamente la falsità che provocherà l’atteggiamento definitivo del giudaismo del tempo di dura opposizione all’annuncio del Cristo e dei primi cristiani; un male tenebroso che non ci permette di generalizzare le colpe su un popolo, ma sicuramente sulle persone che non hanno saputo cambiare mentalità e Dio solo ne conosce le responsabilità personali, che avranno pure incontrato la sua misericordia. Ma per riparare il male fatto ai cristiani Gesù, la Trinità stessa ha dovuto puntare sulla figura dello Spirito, il Consolatore per ricucire i danni di chi uccideva credendo di fare la volontà di Dio, di chi a questa volontà supposta erroneamente univa la propria personale incapacità di ascolto della novità divina di Gesù. Questo è avvenuto perché il Consolatore ha aiutato gli apostoli a una lettura e un ascolto più profondo dei fatti arcinoti di protezione di Dio sulla chiesa primitiva.

Infatti, il Signore fa uscire dalle prigioni miracolosamente gli apostoli, dà a Pietro la possibilità nel nome del Nazareno di fare saltare a vita felice lo storpio della porta Bella del Tempio e a Paolo la conversione di un cambiamento non solo radicale nel rapporto con i cristiani, ma anche il dono di una Parola che si unirà ai vangeli come Parola di Dio in tutte le sue lettere scritte alle chiese primitive.

Il Consolatore avrà il compito di nutrire una Chiesa che continuerà l’opera di Gesù e di proclamare ad ogni coscienza la giustizia di Gesù e di quelli che lo seguono. Non poteva essere certo un’opera solo umana e per questo è necessario anche oggi per non deviare dalla retta fede la presenza dello Spirito e la disponibilità a lasciarsi cambiare sempre il cuore.

6 Maggio 2024
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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