I bambini devono trovare sostegno per ogni tempesta della vita

Una riflessione sul vangelo secondo Luca (Lc 17, 1-6)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».

Audio della riflessione.

Nella mentalità contadina da cui proveniamo c’era una grande attenzione allo scandalo nei confronti dei piccoli e in genere della gente. Se uno avesse combinato qualche guaio, avrebbe avuto il pudore di non mettersi in mostra e soprattutto di non essere di inciampo nella vita degli altri, di non trascinarli sulla sua stessa strada sbagliata. Contadini di mentalità ancora lo siamo, ma siamo diventati spavaldi nel mettere in mostra i nostri comportamenti devianti. 

Probabilmente è colpa della informazione che ci mette davanti la spudoratezza di una madre che si contende l’amante con la stessa sua figlia, solo per farsi quattro soldi o un po’ di notorietà; altre volte è il maschio latino che si vanta di avere rovinato tante ragazzine per apparire un conquistatore; spesso è chi ruba che si vanta di essere stato furbo e tutto questo di fronte a chi deve imparare a vivere, chi deve essere aiutato da valori a dare speranza alla sua esistenza fragile. 

Non ti permettere di fare osservazioni agli spettacoli che ti senti dire che sei un bacchettone, che oggi non si può censurare niente, che siamo liberi. Liberi certo di ingannare, di far soffrire, di deviare le vite innocenti di chi crede nella bontà. 

Le parole di Gesù al riguardo sono molto dure. “E’ meglio per lui che gli sia appesa al collo una grossa pietra e sia gettato in mare, piuttosto che scandalizzi uno di questi piccoli”. Se stessimo alla lettera di questa affermazione, non ci sarebbero pietre sufficienti per tenere a bada i pedofili, gli spettacoli senza il minimo senso morale, le leggerezze di tanti genitori con i loro figli, i violentatori domestici. Non si tratta di applicare nessuna shaarìa, ma di ricuperare un minimo senso di responsabilità soprattutto nei confronti delle giovani generazioni che non hanno bisogno di crescere sotto campane di vetro, ma di essere aiutati a superare le sfide della vita con proposte alte di bontà, con ideali di bellezza. 

Un adulto come Erodiade con sua figlia che le domanda: che devo chiedere ad Erode che mi ha promesso un futuro radioso anche la metà del suo regno? Lei l’adulta, la persona tutta casa e figli le dice con il massimo di malvagità: la testa di Giovanni il Battista qui su un piatto. Il suo rancore , la sua cattiveria, la sua vendetta invece del futuro di sua figlia. Siamo spesso così noi adulti con le giovani generazioni. 

E non si tratta di problemi legati solo alla sessualità, quasi che fossimo bacchettoni, ma a tutte le forme di degrado dell’umanità, al disprezzo del povero, dell’handicappato, del debole. I cristiani hanno un volto da far contemplare, il volto del Crocifisso risorto. Quella è la speranza di andare oltre gli scandali.

13 Novembre
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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