Gesù vuole dimostrare solo amore

Una riflessione sul Vangelo secondo Matteo (Mt 12,14-18) dal Vangelo del giorno (Mt 12,14-21)

Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: « Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti … ».

Audio della riflessione

Spesso le difficoltà e i problemi, si affrontano meglio scansandoli, non prendendoli di petto, usando prudenza e umiltà che a molti può sembrare codardia. Infatti oggi, nella nostra società mediatica sembra che il contributo più vero alla soluzione delle difficoltà sia quello di gridarle, di fare interviste, di andare in TV e l’impegno delle persone lo si apprezza in base all’occupazione delle prime pagine dei giornali. Così si mettono in pubblico peccati e peccatori, tensioni e debolezze, intimità e riservatezze. E’ così spesso dei giudici che devono affrontare problemi delicati, è così del politico che vuol denigrare l’avversario e purtroppo diventa così il modo di risolvere le difficoltà della coppia, della famiglia, dell’amico.

Gesù saputo che lo stavano cercando per toglierlo di mezzo, si allontanò di là. Secondo il nostro modello mediatico qualcuno può pensare che era più importante affrontare il nemico in piazza, dare battaglia, mostrare i muscoli, fossero anche quelli dell’intelligenza e della verità. Si deve mostrare coraggio, non importa se ce ne vanno di mezzo tante persone per questa dimostrazione.

 Un papà e una mamma sanno che spesso è meglio tacere, è meglio sopportare per il vero bene delle persone. Gesù non grida, non sta a contendere, non fa sentire la sua voce nelle piazze della disputa, non vuol vincere, vuole convertire, vuole accogliere e aiutare a cambiare, vuole rivolgersi alla coscienza del peccatore perché dall’interno di sé colga di essere continuamente amato. Non ha da vincere nessuna contesa, non deve umiliare nessuno, passa per debole, per pauroso, ma la sua forza è nello sguardo d’amore, nell’invito alla misericordia, nel distribuire consolazione, nel conquistare il cuore nel parlare alla coscienza, a quel sacrario interiore in cui ogni uomo sta solo con Dio.

 Non avrà paura di rendere la sua faccia dura come la pietra contro il male, non si tirerà indietro quando a Ponzio Pilato dirà la verità del suo essere, non è un buonista cui va bene tutto. Lui è la via, la verità e la vita, per questo il suo ritirarsi non lascia solo nessuno, Non abbandona, non calcola il suo pericolo, ma l’efficacia del suo amore. Li guarì tutti, nonostante si allontanasse dal luogo dello scalpore, proprio perché aveva in cuore di dimostrare solo amore, di aiutare a tenere sempre alto lo sguardo a Dio.

E in questo cammino ci aiuta la mamma di Gesù. Dio, suo Padre, l’ha scelta tra miliardi di creature con una qualità impossibile all’umanità,  ma a Dio sì: senza peccato. Noi uomini abbiamo una storia di male, lei no; noi siamo stati morsi dal serpente, lei no; noi abbiamo un concentrato di cattiveria, lei no; noi siamo sempre soggetti alla tentazione, lei no. Non c’è in lei niente che possa far pendere verso il male, è tutta orientata alla bellezza, alla bontà, all’accoglienza. Maria madre del Carmelo prega per noi.

La figura di Maria Madre del Carmelo è la benedizione di Dio apparsa nel cielo della carestia, della solitudine, di Elia, della lotta per la fede, della speranza nella prova. Maria è per noi come un faro, come una sentinella che ci fa precedere l’aurora e ci lancia nella vita con la gioia di una decisione di amore.

Abbiamo  sempre confidato in Maria: ora purtroppo spesso  ne resta solo un ricordo, un ritorno al passato. Ma abbiamo bisogno di una madre anche oggi. Anche oggi la nostra fede ha bisogno della presenza di una madre per attivare compassione, accoglienza, perdono, abbraccio, conversione, ritorno sulla strada vera della vita. Le fatiche che ogni famiglia oggi deve portare possono essere vissute con fede se facciamo di Maria l’esempio del nostro vivere e del nostro sostenerci a vicenda.

16 Luglio 2022
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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