La fede non si compera, né si vende: la si chiede e la si vive

Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 17, 1- 6)

Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».

Audio della riflessione

Viviamo in un mondo che ci strega con dosi massicce di beni, con consumi senza freno. Oggi ancora più proprio perché siamo in crisi di euro siamo obbligati alla quantità e non alla qualità. Il sogno è il grande magazzino: più merce prendi, più sconti hai. Ottimo! Con i tempi che corrono una amministrazione saggia è quella che ti permette di risparmiare. Un pò alla volta però trasponiamo nella vita il criterio della quantità.

Nell’amore è la quantità di prestazioni che conta, senza badare ai sentimenti e alla delicatezza; negli affari è la quantità di soldi che guadagni senza preoccuparti se sei di parola, se esprimi solidarietà, se vivi l’amicizia; nello studio è il numero di esami senza preoccuparti se ti fanno crescere come persona, se ti lasciano spazio per vivere relazioni umane; nel  lavoro è la quantità di ore o di guadagno, senza fare attenzione alla sicurezza per la tua vita e quella degli altri, ai rapporti in famiglia e alla qualità della vita; nello sport è la quantità di risultati, facendo magari doping, senza pensare alla salute e al futuro. Insomma bisogna valutare tutto a quintalate.

Gesù questo pericolo lo ha visto anche nella fede, quando gli sono andati a chiedere: Signore aumenta la nostra fede. Aumenta? Che vuol di’? Che anche l’anima si vende e si compera a chili? Che le preghiere valgono se sono tante? Che la vita di un cristiano è bella se aumenta il numero di santini da incollare sul cruscotto? Che la fede dipende dal numero di santuari che hai visitato? Gesù risponde: se aveste una fede grande come un chicco di senapa, potreste dire a questo monte spostati di qua e quello si sposterebbe.

Mi sembra di sentire la rivalsa del miscredente che si lascia commuovere solo a Natale e forse a Pasqua. Sono i suoi due chicchi all’anno! Lo ho sempre detto io che basta poco per credere, che non occorre stare tanto a pregare come certe donne che conosco io e che vanno tutti i giorni in chiesa e tu dici “a mangiare il Signore inutilmente”. Ma tu hai provato con la tua fede a spostare le montagne? A dare forza di coesione al tuo matrimonio che sta andando a pezzi, a riconquistarti i tuoi figli che ti ignorano, a convincere tuo padre e tua madre a non separarsi, a far visita ai tuoi vecchi ammalati, ad accorgerti che molti hanno bisogno di te, a mettere pace dopo aver seminato discordie facili?

Se non hai mai tentato niente, la tua fede non è mai neanche iniziata. Non è neanche questione di quantità, ma non c’è  o almeno non ne sei convinto. C’è ancora una cosa che puoi fare per la tua fede: sperare!

7 Novembre 2022
+Domenico

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Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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