Sta scoppiando il futuro: che fai?

Una riflessione sul Vangelo secondo Matteo (Mt 10, 5-7)

Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani;  rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele.  E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.

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In un mondo di assicurazioni e di avvocati, di garanzie e di voglia di sicurezza, di previsioni e di prevenzioni c’è il rischio di sedersi. Dopo aver tanto lottato finalmente sono tranquillo: ho previsto tutto, ho messo da parte un buon gruzzolo, la mia vita è stata dura, ma mi hanno insegnato bene i miei genitori a mettere da parte.

Sicuri, sistemati, tranquilli lo sono anche due sposini, innamorati, persi, dopo tante fatiche a mettere su casa. Li vedevi sembravano proprio come due rondini che ogni giorno portavano a casa qualcosa: un vestito, un tavolo, un’automobile, qualche mobile, la lavastoviglie, il bagno super accessoriato. E’ stata una fatica, ma finalmente ci siamo. E si siedono.

È sicuro anche il calciatore che è riuscito a scalare tutta la serie; ha avuto fortuna, soprattutto tenacia e c’è arrivato e si siede.

Non occorre fare l’uccello del malaugurio, prevedere qualche disgrazia o qualche malattia o qualche dissesto finanziario per minare alla radice queste sicurezze. Certo possono capitare sempre. La vita non l’abbiamo in mano noi. Ma la prima mina vagante che ci destabilizza è smettere di sognare, è non aspettarsi più niente, è adattarsi, è spegnere ogni attesa.

Noi cristiani abbiamo apposta un periodo del nostro anno che vuol tenere desta questa attesa. I mussulmani hanno il famoso ramadan, un tempo speciale e tutti ci accorgiamo di come la maggioranza ci tiene. Ricordo due ragazzine in oratorio al momento in cui tutti gli amichetti facevano merenda, loro tranquille in disparte a dire agli amici: per noi è ramadan. E tutti grande rispetto.

 Noi cristiani in questo mese siamo in attesa. Che aspettiamo? Ci stiamo a vivere un periodo di illusioni? Vogliamo fingere di aspettarci sorprese per vincere la noia? O vogliamo passare un mese a sognare una umanità piena, una pace impossibile, un mondo nuovo, un amore sempre fresco, vogliamo lasciarci incantare da una promessa il regno di Dio è qui, è imminente.

Non vi ho abbandonati al caso. Il vostro amore può tornare nuovo, nel vostro dolore si può sentire dentro una speranza. Tenete desta la vita, non vi adattate. E’ più quel che deve venire di quello che già avete; c’è più futuro che passato. E il futuro è da inventare e accogliere con speranza. E questa speranza ti aiuta a viverla la Parola di Dio

3 Dicembre 2022
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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