Io ti risusciterò sicuramente nel giorno definitivo della tua vita

Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,35-40)

In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Audio della riflessione

Abbiamo spesso riflettuto in questo tempo pasquale sulla risurrezione di Gesù e siamo chiamati ancora a vedervi il nostro futuro che dà luce sempre più nuova al nostro presente. Dobbiamo fare i conti con la parola eternità, che non può far parte ancora della nostra mentalità umana 

Gesù promette a chi gliela domanda la vita eterna, chi crede in lui avrà la vita eterna. Eterno significa pieno, senza limiti, oltre ogni tempo, senza fine. Nella nostra vita facciamo esperienza di realtà che hanno tutte una vita breve, tutte le cose che vediamo sono limitate, di infinito ci sono forse dei pensieri ricorrenti. Tutto è caduco, tutto è finito: Sempre e mai non fanno parte della nostra esistenza o per lo meno sono riferite al tempo della nostra vita che non ha niente di illimitato, di eterno.  

Invece Gesù ci dice che chi crede in Lui ha la vita eterna, la pienezza, l’infinito, la perennità. C’è una vita che è stata guadagnata a noi dalla sua croce che sarà il massimo di felicità e che non tramonterà mai. Lui solo è capace di donarcela, di farcela vivere, di renderci degni di goderla. Questo dono è anticipato e trasmesso attraverso Gesù che è il pane vero con il dono del suo corpo e del suo sangue. È la sua vocazione, è il compito che Dio Padre gli ha affidato. La sua volontà, da sempre stabilita sul mondo, è che non perda nulla di quanto egli mi ha dato. Dio è Padre e se ama, ama per sempre. C’è una vocazione per ogni uomo, un DNA che non tramonta e che caratterizza la vita: essere per sempre nella sua felicità. Sono pensieri che ci danno le vertigini, perché vanno al di là di ogni esperienza, ci inondano di stupore e ci immergono in una vita che non è quella che sperimentiamo, ma sicuramente quella che desideriamo e sogniamo.  

E per non farci solo sognare o siamo tentati di rimandare continuamente i nostri sogni di futuro ci dona anche i mezzi per poterlo impostare, attuare, contemplare: il cibo dell’eternità, il suo pane, il pane eucaristico. È come se iniziassimo a trasformare le nostre caducità in anticipazioni di eternità, mezzi infallibili per raggiungere la nostra meta finale. Il beato Carlo Acutis soleva dire che l’Eucaristia è una autostrada per il Paradiso, per la vita risuscitata felice e eterna 

E Gesù è incaricato solennemente da Dio Padre di non perdere nessuno di noi. Capiamo allora ancora di più quella sua decisione irrevocabile e sofferta di prendere la croce: Voleva bucare il cielo e farci tutti salire ad abitarlo per sempre e nell’ultima cena ce ne ha aperto l’autostrada., dandoci come nutrimento il suo corpo e il suo sangue, già collocati nell’eternità. 

26 Aprile
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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