L’accoglienza ha sempre come soggetto accolto il Signore

Una riflessione sul Vangelo secondo Matteo (Mt 10,37,42)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Audio della riflessione.

C’è una esperienza che ho fatto varie volte e che mi ha sempre sorpreso per la gioia che provoca. Durante le ultime giornate mondiali della gioventù che vedono radunarsi attorno al papa milioni di giovani si è soliti chiedere alle famiglie che accolgano e ospitino in casa dei giovani. La richiesta che sembra del tutto normale è piuttosto ardua: devo rinunciare alle ferie per ospitare, non so chi mi capita, i giovani di oggi sono intrattabili, non conosco la lingua … e tante altre motivazioni contrarie che si possono riassumere nell’interrogativo: mi fido o no? Sono pronto a rischiare o voglio tutta la mia vita calcolata millimetro da me? Molti hanno rischiato e ho sempre trovato gente, soprattutto adulti, felici di aver fatto questa semplice esperienza di accoglienza. 

Mi viene spontaneo collegarmi a quanto dice Gesù nel Vangelo: chi accoglie voi accoglie me. Nel vangelo dovunque Gesù è stato accolto ha regalato vita piena, salvezza, pace, gioia. Con i tempi che corrono, dove sono di moda i respingimenti, dove si specula sulla sicurezza e la chiusura, il vangelo ci dice che ogni persona accolta è lo stesso Gesù. Chi avrà dato anche solo un bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli, a chi non conta niente, a chi non ti può ripagare a chi ha forza solo nella sua dignità di uomo o di donna, a chi sa solo essere discepolo di Gesù nella sua semplice vita, non perderà la sua ricompensa. Alle volte basta proprio solo un bicchiere d’acqua fresca. Basta così poco per avere la salvezza? E tutte le norme morali e i comandamenti e le leggi ecclesiastiche? Siamo sempre pronti, noi, a trovarci degli sconti sulla vita cristiana!  

Il bicchiere d’acqua fresca è il segno che la tua vita non la imposti sul calcolo, sulla tua sicurezza, sull’egoismo, su te stesso, ma ne fai dono. Chi si attacca alla sua vita è il bello che la perde, dice ancora Gesù. Se da quando ti alzi a quando vai a dormire non fai altro che girare attorno a te e far girare gli altri attorno a te, in quel letto non ci sei tu, ma il tuo scheletro; se ogni momento della tua giornata non fai che arraffare, che idolatrare te e le tue cose, la tua vita se ne fugge, resti con le mani vuote, ti sembrerà di stringere qualcosa o qualcuno, ma ti resterà un pugno chiuso e tutto morirà con te.  

Se invece sei capace, anche sanguinando, anche con continui disgraziati ripensamenti a fare della tua vita un dono, ad accettare che sia Dio il tuo centro, a perderti dietro all’amore, dietro a Lui, allora non sarà largo abbastanza il tuo cuore per riempirsi della gioia che Dio ti regala.

02 Luglio
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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