Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 15, 16-17) dal Vangelo del giorno (Gv 15, 9-17) nella festa di San Mattia, Apostolo.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
A noi piace essere protagonisti, e giustamente, in tutte le vicende della nostra vita: noi scegliamo lo studio, il lavoro, le amicizie, lo svago, le cose che ci servono … siamo noi … i soggetti che impostano il proprio futuro, che si danno modelli di comportamento, che decidono di impiegare in un certo … modo le proprie energie e qualità.
Ci sono stati tempi in cui questo non era facile, perché le libertà individuali erano più controllate; c’è però da dire che spesso questo nostro protagonismo è solo formale, perché non ci accorgiamo dei persuasori occulti che ci portano a decidere quello che vogliono loro: Manipolazioni del consenso, costrizioni economiche, pubblicità non sono proprio al servizio di libere scelte. Nel nostro rapporto con Dio, Gesù ha il coraggio di parlare chiaro, di farci capire che la nostra libertà, il nostro protagonismo è dentro un piano d’amore di Dio.
Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi. Abbiamo davanti una proposta decisa, definita, coinvolgente di Gesù nei nostri confronti. Ci resta sempre tutta la libertà di una risposta, ma è importante sapere che non siamo davanti al nulla, a una eccedenza di opportunità che nessuno ci aiuta a dipanare e quindi poi a decidere. Non siamo a questo mondo nel vago, nell’incertezza. Siamo scelti da Dio, in Gesù. Vi ho chiamati amici, vi ho amato. Non siete nel nulla, non siete nel caos, ma dentro una proposta chiara con cui vi dovete confrontare. E la mia chiamata è all’amore
Non siamo chiamati a fare numero, a fare guerre, a strategie di potere o di controllo, ma solo all’amore, fino al dono della propria vita. Nessuno ha amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Essere entro questa decisione radicale, entro questa scelta è per noi una gioia immensa. Sapersi amati da Dio fino all’ultima goccia di sangue, come poi Gesù ha dimostrato è la vera notizia della vita di ogni tempo e di ogni luogo. Questo è il vangelo, è lo sconvolgimento totale del rapporto tra uomo e Dio, tra creatore e creatura. Siamo stati scelti, non imposti, non presi a caso, non sorteggiati, ma pensati a uno a uno e chiamati.
La nostra risposta definisce le nostre esistenze, ci permette di impostare in maniera nuova oggi il vero protagonismo, quello dell’amore. L’apostolo san Mattia, di cui oggi facciamo memoria, è proprio stato scelto da Dio con una chiamata particolare, quella di ricostituire il gruppo degli apostoli dopo la defezione di Giuda. E’ necessario che un altro si unisca a noi per farsi testimone della risurrezione del Signore Gesù. Gettarono la sorte tra lui e Giuseppe Barsabba detto il giusto e fu scelto Mattia che rimase con gli apostoli nel Cenacolo a ricevere lo Spirito Santo a Pentecoste.
Il suo campo di apostolato fu l’Etiopia. Il suo martirio avvenne a Sebastopoli, città della Crimea
14 Maggio 2021
+Domenico