8 Dicembre, festa dell’Immacolata: Con te Dio c’è da sempre

Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 1,28-31) dal Vangelo del giorno (Lc 1,26-38)

Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù …».

Audio della riflessione

Nella vicenda di ogni uomo e di ogni donna, c’è una figura necessaria che ti determina la vita … te la segna in bene o in male, te la colora di gioia e sempre di tenerezza: la mamma.

L’adulto che non ce l’ha più, ogni tanto la pensa, le balena davanti in molte situazioni, la vede rimproverarlo o accarezzarlo, fosse anche solo con lo sguardo e il sorriso.

Un giovane la dà un po’ per scontata, perché è sicuro di poter contare sempre su di lei: la scova ad aspettarlo, se la sente col fiato sul collo a interessarsi troppo di lui, litigano, la manda al diavolo, e non dovrebbe mai farlo … ma tutto si ricompone nella consapevolezza di poterla godere come punto di riferimento. Quando ti mancherà, ti accorgerai ancora di più che c’era e dovrai fare un salto obbligato nella vita adulta.

Anche Gesù ha voluto avere bisogno di una mamma: si è inscritto in questo gioco di tenerezze date e ricevute, di accoglienza incondizionata e sforzo di definirsi in libertà, di delicatezza e fortezza … e lei si chiamava Maria: ha fatto la mamma fino in fondo! Viveva in una cultura in cui la donna era considerata pochissimo nella società che conta, ma determinante per la crescita del figlio.

Il carattere di Gesù, la sua fortezza, la sua capacità di dialogo, la sua fiducia estrema in Dio Padre, sono nati sulle ginocchia della mamma: Gesù ha cominciato da piccolo a vedere Dio, guardando negli occhi sua madre. Ha maturato l’incrollabile fiducia in suo Padre anche nella prova suprema della croce, vedendo l’abbandono totale in Dio di sua madre.

Ma … una cosa, tra le tante, definisce in modo originale il rapporto tra mamma e figlio in Gesù: Lui, in Dio, ha potuto scegliersi la mamma. Dio non è andato alla banca del seme per vedere se suo figlio poteva nascere biondo, con gli occhi azzurri, slanciato, con il quoziente intellettuale da genio, forme fisiche da dio greco… si è scelto la madre e l’ha voluta senza colpa, senza la minima colpa, non invischiata nella catena del male in cui l’umanità si dibatteva.

Il Vangelo usa alcune paroline semplicissime: “il Signore è con te. Il Signore è la tua pienezza, ti abita completamente, non c’è spazio dato a nessuno al di fuori di Lui”.

Avere una mamma così anche noi, è la nostra sicura speranza, e lo auguriamo a tutte le mamme di esserlo sempre per i loro figli, per le loro figlie, per tutti coloro che ne hanno bisogno.

8 Dicembre 2021
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

Rispondi