Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 21, 27-28) dal Vangelo del giorno (Lc 21, 20-28)
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
La vostra liberazione è vicina: è la certezza che Gesù dice per l’uomo che attende la fine dei tempi.
Il Vangelo ha una sezione dedicata ai “tempi definitivi”: una descrizione piuttosto terrificante degli sconvolgimenti finali, tipica di un genere letterario, il genere apocalittico, che ai tempi di Gesù era molto diffuso.
Ogni tanto anche nelle nostre culture si fanno vivi atteggiamenti “millenaristici”: li abbiamo sentiti nell’avvicinarsi dell’anno 2000, lo vediamo descritto dai giornali quando nel mondo avviene qualche catastrofe climatica.
Il Vangelo ci aiuta ad alzare lo sguardo e a vivere di attesa: c’è nel cuore dell’uomo una attesa di felicità e di salvezza, di senso e di speranza … spesso la inganniamo con gli oggetti, con i regali, con le piccole sorprese tra amici, ma è necessario andare oltre per ritrovare la bellezza della nostra umanità e della ricerca esistenziale che la caratterizza.
Tutti cerchiamo felicità, pienezza, appagamento, serenità e pace … il nostro mondo continuamente in guerra crede di essere condannato a una perenne conflittualità mortale. Il triste inganno del venditore di almanacchi che illude gli uomini che l’anno prossimo sia migliore del precedente sta sospeso come una spada di Damocle sulle nostre vite: la nostra esistenza è un continuo ritorno? È un supplizio di Tantalo che si vede sempre allontanare la risposta ai suoi bisogni soprattutto quando sembra di averla raggiunta?
Questa attesa scritta nelle nostre vite, da sempre, raccontata dalle aspirazioni di popoli e profeti, di poeti e filosofi ha sempre una risposta: il bambino di Betlemme, il figlio di Maria, Gesù di Nazaret, il crocifisso e risorto, una vera alternativa a come e dove si erano attardate le attese della gente, che ancora aspettava la soluzione dei problemi nella potenza, nella ricchezza, nel potere, nella liberazione dai Romani.
Ci avviciniamo a grandi passi a un periodo particolarmente carico di attesa nella nostra cultura: è il periodo del Natale, dell’attesa di quella piccola luce che scalda il cuore di tutti.
Gesù è la nostra attesa: è Lui che riempie il cuore degli uomini, è Lui il Dio che non ci abbandona mai, e quindi cominceremo, ancora di più, e presto, a sviluppare nella nostra coscienza questi atteggiamenti.
24 Novembre 2022
+Domenico