Sei tu Gesù colui che deve venire, che aspettiamo?

Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 7, 19-23)

In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».
Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”».
In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Audio della riflessione

Non mi nascondo che qualche volta nella mia fragile fede, mi sono fatto questa domanda di fronte a tutta la storia di vita cristiana che è seguita alla morte e risurrezione di Gesù.

Questo mondo è cambiato almeno un poco con due millenni di cristianesimo, di Chiesa o di chiese? Quel Gesù di cui mi sono innamorato e che ho tentato e tento di seguire ha provocato in me quella redenzione che ha promesso ad ogni creatura e al mondo intero? O meglio ancora … ho lasciato che la mia vita si immergesse senza alcuna riserva nel suo piano di amore? Sono stato capace e lo sono tutt’oggi di leggere negli avvenimenti umani, personali, di chiesa o di società, di mondo intero la  salvezza dell’umanità per cui è morto di amore in croce Gesù?

Queste domande … e questa domanda che ha fatto giungere a Gesù Giovanni il Battista è il senso della storia di Israele: continua ad aleggiare sulla storia! Quanta gente ha atteso e attende o vuol affrettare l’irruzione della giustizia nel nostro mondo o lo sognano più umano! Quanta gente ancora sta soffrendo sotto il peso dell’immensa malvagità della terra!

Gesù ebbe l’immensa audacia di affermare che la dimensione del mondo nuovo è ormai una realtà sulla terra: i poveri ricevono la buona novella, gli storpi camminano, i ciechi vedono, i morti risorgono. Questa pretesa scandalizza, anche se è vero che con Lui questi miracoli sono avvenuti creando magari anche qualche illusione… ma in fondo tutto resta come prima: oppressione, miseria, malattie, corruzione dei corpi nelle tombe pure….

Su di lui il mondo è diviso: i giudei di tutti i tempi, i rivoluzionari,  anche i semplici increduli lo ritengono un fallito. Può aver avuto buone idee, buonissime intenzioni, ma tutto è rimasto come prima, se non peggio ancora nell’anno 70 alla distruzione di Gerusalemme.

La risposta alla domanda dei molti è un chiaro no! Gesù non è colui che doveva venire.

Noi cristiani ammettiamo, invece, la testimonianza di Gesù e continuiamo a sperare e pensiamo che con Gesù, col suo amore e i suoi miracoli abbia cominciato a irrompere nel mondo la verità definitiva: la vittoria della vita sulla morte.

Dio si sta rivelando a tutti attraverso la storia di Gesù, che è il centro della vita di ogni cristiano e della Chiesa e delle chiese. Per noi i miracoli di Gesù hanno senso come l’inizio di una via che passando attraverso la morte alla risurrezione universale ci permetterà di vedere chiaramente che egli era colui che doveva venire … e noi crediamo in Gesù nella misura  in cui aiutiamo i bisognosi, portiamo la buona notizia della libertà ai poveri, ci spendiamo per la pace, curiamo la natura e il creato e ci amiamo come fratelli.

Rientra, la domanda famosa, e la risposta ci impegna tutta la vita: sei tu Gesù colui che deve venire, o dobbiamo aspettarne un’altro?

14 Dicembre 2022
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

Rispondi