Il protagonismo dell’amore

Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,12-17)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Audio della riflessione

A noi piace essere protagonisti, e giustamente, in tutte le vicende della nostra vita: noi scegliamo lo studio, il lavoro, le amicizie, lo svago, le cose che ci servono. Siamo noi i soggetti che impostano il proprio futuro, che si danno modelli di comportamento, che decidono di impiegare in un certo modo le proprie energie e qualità. Ci sono stati tempi in cui questo non era facile, perché le libertà individuali erano più controllate.  

C’è però da dire che spesso questo nostro protagonismo è solo formale, perché non ci accorgiamo dei persuasori occulti che ci portano a decidere quello che vogliono loro. Manipolazioni del consenso, costrizioni economiche, pubblicità non sono proprio al servizio di libere scelte. Nel nostro rapporto con Dio, Gesù ha il coraggio di parlare chiaro, di farci capire che la nostra libertà, il nostro protagonismo è dentro un piano d’amore di Dio.  

Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi. Abbiamo davanti una proposta decisa, definita, coinvolgente di Gesù nei nostri confronti. Ci resta sempre tutta la libertà di una risposta, ma è importante sapere che non siamo davanti al nulla, a una eccedenza di opportunità che nessuno ci aiuta a dipanare e quindi poi a decidere. Non siamo a questo mondo nel vago, nell’incertezza. Siamo scelti da Dio, in Gesù. Vi ho chiamati amici, vi ho amato. Non siete nel nulla, non site nel caos, ma dentro una proposta chiara con cui vi dovete confrontare. E la mia chiamata è all’amore 

Non siamo chiamati a fare numero, a fare guerre, a strategie di potere o di controllo, ma solo all’amore, fino al dono della propria vita. Nessuno h amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Essere entro questa decisione radicale, entro questa scelta è per noi una gioia immensa. Sapersi amati da Dio fino all’ultima goccia di sangue, come poi Gesù ha dimostrato è la vera notizia della vita di ogni tempo e di ogni luogo. Questo è il vangelo, è lo sconvolgimento totale del rapporto tra uomo e Dio, tra creatore e creatura. Siamo stati scelti, non imposti, non presi a caso, non sorteggiati, ma pensati a uno a uno e chiamati. 

La nostra risposta definisce le nostre esistenze, ci permette di impostare in maniera nuova ogni nostro protagonismo, soprattutto quello dell’amore. 

12 Maggio
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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