Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 10, 8-9) dal Vangelo del giorno (Gv 10, 1-10)
Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Si possono spesso vedere scene agresti anche nel nostro mondo supertecnologizzato. In un prato verdissimo greggi di pecore che pascolano, un pastore, un cane che continua a serrare le fila, a orientare verso recinti, a tenerle unite. Basta un richiamo del pastore, un battere del bastone che le pecore si dispongono e si orientano. Da sole si disperderebbero, il pastore le sa tenere assieme e orientare. Gesù si presenta come pastore, come colui che si dedica al suo gregge, non in forma impersonale, ma accostandole ad una ad una. Di ciascuna conosce il belato e ciascuna conosce la sua voce. Difatti racconterà più tardi di quella pecora sbadata o cocciuta che lascia il gregge e che lui con pazienza, anche se stanco dopo il lavoro della giornata va a cercare e a ricondurre a casa.
Un occhio diverso per le pecore ha invece il ladro: quello le vuol solo ammazzare, se ne vuole solo impadronire, ne vuol fare carne da macello, guadagno sicuro. C’è tanta gente che si interessa degli uomini solo per approfittarne; non sempre si tratta di violenze eclatanti; si può far morire anche con i guanti bianchi, anche con il sorriso dell’inganno sulla bocca. Molti, dice Gesù, sono lupi rapaci, vogliono solo soddisfare i propri interessi, i propri istinti di potere nei confronti degli altri. Promettono vita invece offrono solo morte.
La nostra storia è piena di profittatori, di uomini che hanno promesso felicità e hanno portato solo distruzione, dittatori che hanno ingannato con promesse e hanno portato fame e guerre, schiavitù e desolazione. Ma ne è piena anche la nostra storia personale, di singole persone attirate nella rete del male, della delinquenza da promesse allettanti.
Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano nella pienezza. Basterebbe credere in questo per dare un orientamento definitivo alla nostra esistenza, Credere che la vita sta da questa parte, dalla parte di Gesù, la vera vita è Lui. Spesso ci lasciamo ingannare dalle sirene, a volte vogliamo fare solo di testa nostra, ma in verità stiamo seguendo ladri anziché il pastore e non ce ne accorgiamo.
La nostra speranza è sempre e solo Lui, il buon pastore.
26 Aprile 2021
+Domenico