una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 15, 18-19) dal Vangelo del giorno (Gv 15, 18-21)
Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Stiamo assistendo da sempre, ma in particolare in questo nostro mondo a una aggressività particolarmente grave nei confronti dei cristiani. I martiri sono in aumento. Si scatenano nel mondo le forze del male contro persone inermi, semplici, credenti convinti, operatori di pace e di serenità. Si direbbe che c’è un accanimento speciale contro coloro che cercano di mettere pace, di far stare assieme gli uomini in progetti di convivenza e di bontà. Dove ci sono guerre, contrapposizioni, lotte tra i popoli e divisione tra le religioni e lì c’è una persona che tenta in tutti i modi di unire si scatena la violenza contro il pacificatore. E’ così per chi tenta di far convivere cristiani e mussulmani, ebrei e palestinesi, ricchi e poveri, inglesi e irlandesi, cristiani e atei. Il diavolo ha questo nome che significa appunto divisore. L’arte sua è di continuare a dividere, a creare odio, a tenere in contrasto. E così si consumano grandi vendette nella storia degli uomini, pure nella politica e nella vita sociale.
Certo il male ha come terreno di grande prolificazione l’odio, la separazione, la contrapposizione. Spesso i giovani colgono il tragico tranello della divisione e tentano vie di convivenza pacifiche, ma gli adulti li puniscono, li tolgono di mezzo, li ammazzano pure per non perdere il potere demoniaco di dividere. Fu così per Gesù. Anche lui che è l’antitesi del diavolo, lui che è il simbolo, Lui ha fatto dei due un popolo solo, Lui ha legato fede e vita, ha abbattuto tutte le barriere, perché sapeva che esse erano responsabili del male tra gli uomini. Noi infatti costruiamo muri, anziché ponti e chi fa ponti viene tolto di mezzo; noi diamo spazio a ciò che ci divide a partire dalla cultura, dagli interessi, dalle cattive intenzioni. Dio ci ha dato la terra e noi l’abbiamo tagliata a pezzettini, l’abbiamo circondata di reti e di confini, di dogane e di posti di blocco. Vogliamo vivere in pace, ma la pace non nasce mai dai muri, dai fossati, dai reticolati, dalle serrature, ma da un cuore che pur difendendosi dal male sa sperare di più nel bene.
Noi siamo ingenui, ma crediamo veramente che il mondo va verso una convergenza pacifica, che le guerre sono assurde, che la terra è una casa per tutti e non ci importa dell’odio dei malvagi perché sappiamo che il nostro maestro non li ha temuti e proprio quando sembrava che avesse fallito è risorto e regna ancora per chiamarci alla comunione fra tutto il genere umano.
Papa Francesco va ovunque predicando questo e non bastava l’ultima sua enciclica ha come titolo e tema Fratelli tutti , una sogno, una visione, un dono di Dio, che non sta nelle ipotesi, ma nella reale natura dell’umanità e del mondo.
8 Maggio 2021
+Domenico