L’attesa distratta dell’umanità

Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 5, 33-36)

Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».

Audio della riflessione

Il mondo nel quale viviamo è carico come non mai di problemi: ci stanno crollando anche le certezze nascoste di qualche piccolo gruzzolo che eravamo riusciti a mettere da parte, vengono stanate e distrutte vecchie sicurezze e speranze … dobbiamo tirare la cinghia e ci dicono che dobbiamo spendere per far circolare risorse e danaro, lavoro e futuro .. siamo in un circolo vizioso che ha per centro sempre e solo noi, le nostre abitudini, i nostri sfizi, i nostri privilegi…

Si avvicina Natale e noi siamo tremendamente distratti, un po’ troppo gonfi di noi, talora preoccupati, ma sempre con lo sguardo autocentrato.

Resistono le nostre tradizioni: si avvicina natale e i nostri ragazzi moltiplicano concerti e feste, visite ai presepi e piccole solidarietà. Le luci stanno da tempo indicandoci le strade dei regali e dei consumi … ma noi vogliamo che queste luci indichino anche la strada di un Dio che si fa uomo, che dentro queste nostre belle abitudini si inscriva sempre un’attesa fatta di silenzio e di ascolto, di contemplazione e di sobrietà: le cose non meritano tutto il nostro affanno!

Spesso crediamo che la soluzione dei nostri problemi sia avere i soldi necessari per vivere … prima invece occorre avere un cuore e una mente pulita, una coscienza retta, un amore alla verità assoluto.

Se leggiamo le sacre scritture, se ascoltiamo il Vangelo ci appaiono all’orizzonte personaggi che ci danno indicazioni buone: Giovanni il Battezzatore ci dice che occorre convertirsi, fare una inversione a U nella nostra esistenza; Isaia ci rimprovera di rifugiarci in isole consolatorie anche religiose e di lasciare sole le persone ammalate e sofferenti, ci dice che non basta vivere di tradizioni, ma occorre vivere di azioni altruiste.

All’inizio di questa novena che ci accompagnerà ogni giorno fino alla notte di Natale, si può osare di più: si può scrivere nelle preoccupazioni del comperare la calma dell’essere, la calma del pregare, dell’aspettare, dell’ascoltare quelli che abbiamo vicini e quelli che  vogliamo vicini … dicono i profeti che la nostra salvezza è più vicina ora di quando cominciammo a credere.

E’ vero, soprattutto se la aspettiamo come un dono che viene dal Signore.

Vieni Gesù, ti aspettiamo!

16 Dicembre 2022
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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