Gesù ho bisogno di te, mia colonna indistruttibile

Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,15-21)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Audio della riflessione

Forse qualcuno di noi ricorda quelle file di ragazzini infelici, vestiti tutti alla stessa maniera dietro un funerale: gli orfanelli. La guerra aveva sottratto a loro i papà, spesso tutti e due i genitori e qualcuno li aveva raccolti. Oggi purtroppo il mondo è ancora pieno di orfani: le guerre non sono mai finite e tanti di questi bambini nemmeno trovano una fila di infelici, ma sono buttati e venduti per essere usati a pezzettini. 

L’orfano è colui che manca dell’appoggio indispensabile per la vita. È colui che ha in cuore un cumulo di promesse che non possono più essere accese perché manca il sostegno. Occorre qualcuno che si fa padre o madre, che si inscrive in quella vita infelice per riaccendere le speranze, aprire una strada per il futuro. 

Gesù guardando ai suoi fragili e semplici discepoli, a coloro che gli avevano creduto e che, dopo tante tergiversazioni, piccoli tradimenti e meschinità, si erano stretti a lui, immagina il loro smarrimento. Quel che non era riuscito ai potenti con la sua crocifissione e morte forse lo poteva ottenere la solitudine. Per questo dice: non vi lascerò orfani, non posso vedervi così pieni di speranza e in balia del male che non vi darà tregua, la dolce compagnia del Salvatore non è questione di sentimenti tenui da continuare, ma di forza indispensabile su cui contare. 

Vi darò un consolatore, un confortatore, una forza, una colonna su cui potete contare. Non vi relegherò a fare la fila di orfanelli, ma vi darò la tempra e la forza di una paternità, la sicurezza di una verità, la certezza di una presenza. Egli dimora presso di voi e sarà in voi. 

Così la Chiesa non è un orfanotrofio che piange il suo fondatore defunto, ma una comunità che tutti nella storia hanno tentato di decimare e che è sempre risorta nelle coscienze di chi ha saputo ascoltare lo Spirito, il Consolatore. 

14 Maggio
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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