Una riflessione sul Vangelo secondo Giovanni (Gv 3, 7-8) dal Vangelo del giorno (Gv 3, 7b-15)
«Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito».
Ci capitano alcune volte delle esperienze di vita in cui diciamo “mi sembra di rinascere, mi sento rinato a una vita diversa”: può essere l’aver trovato un lavoro, l’essere uscito dall’incubo di una malattia, di cui non si vedeva la fine – come la pandemia, l’esperienza gratificante dell’aver incontrato la persona cui dedicare l’amore della nostra vita, una forte esperienza spirituale.
Ecco … nel discorso notturno tra Gesù e Nicodemo si parla proprio di questo vento misterioso dello Spirito che entra nella vita di una persona inaspettatamente e la cambia: Nicodemo era andato da Lui – come tutti sappiamo – di notte; forse la sua posizione di prestigio nel Sinedrio non gli permetteva di avere contatti ufficiali, forse voleva tenere per sé e non sbandierare a tutti i tentativi di ricerca della verità per trovare quella felicità cui tutti siamo chiamati, sicuramente Gesù lo aveva “incantato” e in Lui era sicuro di trovare risposta a tutti i suoi perché.
La risposta non si fa attendere: “occorre rinascere”, la vita va riportata a un nuovo inizio; non si può vivere di restauri, di pezze, di aggiustamenti, occorre affrontarla ex novo, da un altro punto di vista.
Capita spesso così anche a noi, quando vediamo che non ce la facciamo a cambiare, a dare una svolta positiva al nostro continuo tornare nel peccato, nel vizio, sulle strade dello spacciatore o del venditore di illusioni, del gioco o dell’alcool … occorre rinascere, affidarsi allo Spirito.
La risurrezione, che ancora sta al centro della riflessione e della esperienza pasquale, è questa novità che dobbiamo abituarci a fare nostra:
- non siamo destinati, ma chiamati;
- non siamo abbandonati, ma ricuperati;
- non siamo condannati, ma salvati!
La tentazione di vivere come se non fossimo destinati alla risurrezione è grande: la nostra scarsa fantasia prevede sempre che tutto sia come prima, che si tratti di piccole correzioni di rotta, di qualche sentimento un po’ più buono che dopo Pasqua possiamo anche nutrire … invece è una vita nuova che deve risorgere, è una vera conversione.
Questa forse è la parola che più permette di capire che cosa Dio sta scrivendo nelle nostre esistenze: un cambiamento, una nuova meta, una vita del tutto diversa, un insieme di desideri e di ideali alti cui sempre occorre rispondere.
E’ lo Spirito che soffia dentro le nostre vite e le lancia su nuovi orizzonti, gli orizzonti di quel Dio che non ci abbandona mai.
13 Aprile 2021
+Domenico