Il futuro già lavora anche se non si vede

Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 1,41) dal Vangelo del giorno (Lc 1,39-45)

Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo

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Si fa un gran parlare oggi di embrioni, di frutto del concepimento, di vita nata e non completa … purtroppo si pratica l’aborto, la soppressione della vita di chi è indifeso e viene visto come un attacco alla vita degli adulti.

Esistono sofferenze immani, che vengono spesso solo usate per battaglie ideologiche e per queste sofferenze occorrerebbe avere una possibilità di accoglienza, di comprensione, di aiuto, di non lasciare nella solitudine di decisioni irrevocabili, di rimorsi che poi non riescono più ad essere assorbiti.

C’è spesso molta incoscienza e molta faciloneria, un disprezzo della vita e della sofferenza delle persone che non ha uguali in altri campi … ebbene, il Vangelo ci presenta una bellissima immagine che può aiutarci a guardare alla vita ancora prima del suo nascere con atteggiamenti di stupore e di semplicità, di gioia e di attesa.

Ci sono sulla scena da alcuni mesi due madri: Elisabetta e Maria. Elisabetta è anziana, si tiene nascosta, porta in grembo un bimbo che non sperava più, ha vergogna di quel che dice la gente. “Alla tua età, hai ancora queste velleità, non potevi mettere il cuore in pace, non sai quello che rischi?”

L’altra è Maria, la madre di Gesù: aveva saputo delle difficoltà della cugina Elisabetta. Anche Lei, Maria, porta in corpo un segreto, non si vede ancora niente, ma il fuoco che ha dentro la spinge a mettersi a disposizione, porta in grembo l’amore fatto persona e la sua vita comincia a trasformarsi in gesti di amore.

E l’incontro è … sicuramente fatto dalle parole che le due donne si dicono, ma è condotto dai due concepiti: Giovanni Battista nel seno di Elisabetta scalcia e coglie la presenza di Gesù nel seno di Maria. Sono già due vite, due persone, due progetti, due missioni. Dice il Vangelo: “Ecco appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo”.

È esperienza di tutte le madri sentire i propri figli scalciare nel proprio seno, ed è già la presenza di un altro da sé, non di una appendice del proprio corpo, come tante volte si ritiene.

Ebbene, Gesù già si annuncia come il salvatore fino dal seno di sua madre: è proprio una speranza allora già presente, che ci riempie di gioia.

Dove l’andiamo a cercare la speranza? Eccola qui!

19 Dicembre 2021
+Domenico

Autore: +Domenico

Domenico Sigalini (Dello, 7 giugno 1942) è un vescovo e giornalista italiano, Vescovo emerito della sede suburbicaria di Palestrina. Una Biografia più esaustiva è disponibile su Cathopedia all'indirizzo https://it.cathopedia.org/wiki/Domenico_Sigalini

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